La Yegorova vince il caldo e le salite

La Yegorova vince il caldo e le salite Maratona durissima La Yegorova vince il caldo e le salite BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO La temutissima salita finale del Montjuich, quattro chilometri per arrivare allo stadio olimpico, ha esaltato la maratona femminile, vissuta sullo splendido duello tra la russa Yegorova e la giapponese Arimori, che non è riuscita a completare la bellissima rimonta finale con il successo. Gara dura, anzi durissima per il caldo e l'umidità con Valentina Yegorova, vice campionessa europea a Spalato '90, all'attacco dopo il venticinquesimo chilometro. Ma quando la ventottenne russa sembrava ormai quasi imprendibile, ecco la rimonta della nipponica, 26 anni, di Okayama, lo scorso quinta ai Mondiali giapponesi di Tokio. Yuko Arimori riusciva a recuperare e riprendere la rivale, ma lo sforzo dell'inseguimento era eccessivo: la giapponese aveva dato tutto e quando l'avversaria provava ad allungare - mancava meno di un chilometro al traguardo - tra le due si apriva un vuoto di una trentina di metri, che è diventato via via incolmabile. Deludente la prova della campionessa del mondo, la polacca Panfil, appena yentitreesima, preceduta dalle azzurre Emma Scaunich (19esima) che ha chiuso in 2 ore 46' 14" e Anna Villani (21 esima in 2 ore 46'44") e appena davanti a Bettina Sabatini (24esima in 2 ore 50'09"). Drammatico l'arrivo dell'ungherese Karolina Zsabo, dodicesima, crollata appena tagliato il traguardo. In pieno trauma da fatica, la magiara è rimasta immobile a terra ed è stata portata via in barella in pratica ancora svenuta. E c'è voluto parecchio tempo perchè si riprendesse: curiosamente una cosa analoga le era già capitata nel 1985 ir. occasione della Coppa del Mondo a Hiroshima, dove arrivò terza in una gara vinta dalla tedesca Doerre e in cui il titolo a squadre andò all'Italia, (g. bari

Persone citate: Anna Villani, Emma Scaunich, Panfil, Valentina Yegorova, Yegorova

Luoghi citati: Barcellona, Bettina Sabatini, Hiroshima, Italia, Spalato, Tokio