la carta bollata «uccide» il circo di Gianni Micaletto

La carta bollata «uccide» il circo Di nuovo bloccati al confine di Ventimiglia per la legge sugli esemplari esotici La carta bollata «uccide» il circo Continua l'odissea degli animali del Medrano VENTIMIGLIA. La burocrazia sta «uccidendo» il circo. Tigri, cammelli, rinoceronti e giraffe ingabbiati prima dall'uomo e poi dalla carta bollata. Costretti a una lunga sosta sotto il sole cocente della Riviera dei Fiori, esposti a rischi anche mortali (la sete, gli effetti del gran caldo) per colpa di autorizzazioni sanitarie e complessi certificati veterinari. Una vera odissea per i cento animali del Circo Medrano, bloccati per due giorni alla frontiera di Ventimiglia, in attesa dei documenti richiesti dalle autorità doganali, che hanno applicato alla lettera le nuove disposizioni igienico-sanitarie e le norme che regolano importazione ed esportazione di esemplari esotici. La carovana è arrivata giovedì sera già esausta per i tre giorni di sosta forzata nel porto di Trieste (è reduce da una tournée in Israele), a causa degli stessi ostacoli burocratici. Il nuovo stop ha rischiato di far degenerare la situazione, in una zona già investita dai problemi dovuti all'esodo di massa per le vacanze di agosto (code chilometriche di auto in attesa di passare il confine di Stato). Le proteste dei titolari del circo, uno dei più conosciuti in Europa, hanno prodotto i loro frutti soltanto ieri sera, dopo quasi 48 ore di snervante attesa all'autoporto Riviera dei Fiori. La colonna di camion-gabbia e caravan è infatti ripartita per la sua prossima meta, la Costa Azzurra, lasciando una scia di interrogativi e imprecazioni. ((Abbiamo dovuto inviare telegrammi ai ministeri della Sanità e dell'Agricoltura, pur sentendoci in regola con la legge. L'aver aspettato a lungo le risposte è stata una crudeltà nei confronti dei nostri animali. Dopo questo tormentato viag¬ gio da un capo all'altro dell'Italia credo che in futuro resteremo molto più volentieri all'estero», ha sottolineato Ugo De Rocchi, uno dei componenti della grande famiglia che dall'inizio del secolo porta in giro per il mondo lo spettacolo del Circo Medrano. La carovana comprende fra l'altro 17 tigri, 7 cammelli, 2 lama, giraffe, zebù, rinoceronti, cavalli, elefanti. A sei scimpanzè è stato però vietato il passaggio oltre confine. «Perché hanno un vincolo particolare, che li rende riconoscibili ai fini di certificazione veterinaria soltanto con la ricostruzione della loro età, da affidare però a esperti che purtroppo non operano nella dogana di Ventimiglia», spiega Riccardo Chiara, il funzionario deU'auto- porto che si è occupato della questione assieme al dirigente, Verina Cecconi. E aggiunge: «Ci siamo impegnati al massimo per sbloccare la situazione, tanto che abbiamo dovuto fare arrivare appositamente da Genova un funzionario del ministero dell'Agricoltura per il rilascio dei nulla osta». Il problema riguardava soprattutto i certificati Cites, paragonabili ai passaporti, per fornire alle autorità di frontiera il quadro esatto sulla provenienza e sulle condizioni degli animali, I documenti che il Circo Medrano aveva ottenuto dai veterinari israeliani non sono stati riconosciuti dai doganieri italiani. Da qui l'inghippo che stava per provocare anche l'intervento delle associazioni animaliste, preoccupate per la sorte dei protagonisti del «più grande spettacolo del mondo». Il personale dell'autoporto di Ventimiglia, struttura moderna, ultimata di recente, ha comunque cercato di rendere meno problematica la sosta forzata della carovana circense, garantendo soprattutto la distribuzione dell'acqua per mantenere in vita gli animali. Resta comunque un interrogativo di fondo: può la burocrazia rendere ancora più forte l'umiliazione delle belve della Savana private della libertà? Gianni Micaletto Per espatriare servivano certificati particolari ma la dogana non è attrezzata Stessa situazione si era verificata nel porto di Trieste Una tigre del Circo Medrano si esibisce in una prova di docilità e di equilibrio

Persone citate: Cecconi, Medrano, Riccardo Chiara, Ugo De Rocchi

Luoghi citati: Europa, Genova, Israele, Italia, Trieste, Ventimiglia