I ladri erano operai Atm

I ladri erano operai Atm Scoperti da un dirigente, sono stati denunciati ai carabinieri I ladri erano operai Atm Avevano rubato attrezzi La refurtiva recuperata dal deposito al Gerbido in un 'officina a Rivalta Alla fine, il capo delle relazioni industriali dell'Atm s'è scocciato e ha mandato a chiamare il sospettato numero uno: «Senta, ho qui i verbali della commissione interna d'inchiesta. La sua difesa non regge. Adesso si metta a sedere e mi racconti come è andata veramente. Dall'inizio». Davanti a lui, sprofondato in una poltroncina azzurra, pallido, sudato, Saverio Giordano, 31 anni, corso Svizzera 11, in servizio alla Trasporti Torinesi dal 1984, è sbottato in una lunga confessione. Ha ammesso tutto. S'è addossato la responsabilità per il furto di materiale dell'azienda dal suo armadietto personale al deposito del Gerbido, avvenuto lo scorso giugno, e ha chiamato in causa un complice, suo compagno di lavoro: Umile Iaquinta, 43 anni, sposato, due figli di 16 e 6 anni, abitante a frazione Tetti Francesi di Rivalta Torinese in via Pinerolo 18. Poi: «Dottore, cosa mi succederà adesso?». Gabriele Bonfanti, il dirigente Atm che lo ha convinto a parlare, ha telefonato ai ca- rabinieri e ha disposto l'immediata sospensione dei due dipendenti: l'espulsione arriverà con la condanna penale. Dal carrello di Giordano, il cosiddetto «canguro» con chiusura a cassaforte, era sparito materiale per circa 3 milioni. Attrezzi da lavoro: un'aspirapolvere, una levigatrice, una pistola per verniciatori, un paio di cartucce. Gli oggetti sono stati ritrovati dal capitano Fabrizio Poi vani, del Nucleo Operativo dei carabinieri, nell'officina di cui Umile Iaquinta è socio, in via Binino 100 a Rivalta. Una prova schiacciante. Ma l'uomo nega ogni coinvolgimento nel furto. E, al telefono, ribatte: «Quella roba mi è stata venduta da Giordano. Non sapevo che fosse rubata. Quanto alla storia dell'officina, non è vero che sia mia: lo sanno tutti che all'Atra non si può avere doppio' lavoro. E' di amici: ci passo di tanto in tanto». Valuterà il giudice. Ieri, i carabinieri hanno inviato a Palazzo di giustizia la denuncia contro i due operai Atm. Recupera- ta la refurtiva, Saverio Giordano e Umile Iaquinta sono stati rilasciati. E l'azienda? Non nasconde il fattaccio, e anzi in un comunicato ufficiale a firma del direttore generale ringrazia i carabinieri e conferma la propria fiducia nei confronti dei dipendenti: «La stragrande maggioranza ha sempre operato, opera e opererà con totale dedizione e onestà». Sorride soddisfatto il dottor Bonfanti: «A parte il danno, dovevamo dare un segnale. L'impunità dà il cattivo esempio. Era importante colpire i colpevoli, anche per tutelare gli altri dipendenti. Non sono nostri avversari. E non sono dei ladri. Ladri erano quei due: li abbiamo isolati». [g. a. p.) Gabriele Bonfanti il dirigente dell'Atm che ha scoperto il furto e convinto i responsabili a confessare

Persone citate: Bonfanti, Gabriele Bonfanti, Iaquinta, Saverio Giordano

Luoghi citati: Rivalta