Scandalo Eni-Atlanta innocenti Nesi e Pedde

Scandalo Eni-Atlanta innocenti Nesi e Pedde Gonzales: fu la Cia a coprire Chris Drogoul Scandalo Eni-Atlanta innocenti Nesi e Pedde ROMA. Nessuna irregolarità fu commessa dagli ex dirigenti della Banca Nazionale del Lavoro in merito ai finanziamenti (circa 3.500 miliardi di lire) concessi dalla agenzia di Atlanta dell'istituto di credito all'Iraq tra il 1986 ed il 1989. E' quanto ha stabilito il giudice per le indagini preliminari di Roma Vittorio De Cesare che ha archiviato il procedimento giudiziario riguardante l'ex presidente della Bnl Nerio Nesi, il direttore generale Giacomo Pedde nonché i funzionari Lucio Costantini, Umberto D'Addosio, Graziano Sartori e Louis Messere. L'archiviazione era stata sollecitata dall'ex procuratore della Repubblica Ugo Giudiceandrea contemporaneamente alla richiesta di rinvio a giudizio di Chris Drogoul (ex responsabile della filiale di Atlanta e principale imputato della vicenda), di Paul von Wedel (ex vicediretto¬ re) e di una decina di loro collaboratori con l'accusa di falso in bilancio e false comunicazioni alla Banca d'Italia. Per quest'ultima richiesta dove ancora essere fissata l'udienza dinanzi al giudice. Nello scorso giugno, lo stesso Drogoul, nell'ambito del procedimento avviato dalle autorità giudiziarie statunitensi, raggiunse un accordo con i procuratori federali titolari dell'inchiesta dichiarandosi responsabile di 60 delle 347 contestazioni contenute nel capo di imputazione elevato nei suoi confronti e impegnandosi a cooperare per svelare schemi e circostanze della vicenda. «Dalle indagini preliminari espletate - è scritto nel decreto firmato dal gip De Cesare- non sono emersi elementi di prova idonei a sostenere l'accusa in giudizio nei confronti delle persone indicate nella richiesta di archiviazione». [r. e. s.]

Luoghi citati: Atlanta, Iraq, Roma