Un bagno nel caffé, lo stress se ne va

Un bagno nel caffé, lo stress se ne va CINA j Ritornano le erbe aromatiche degli imperatori insieme a saune e Jacuzzi Un bagno nel caffé, lo stress se ne va Pechino riscopre le terme e lancia una nuova moda PECHINO. Le basse nuvole estive soffocano Pechino, indisturbate dai monsoni che soffiano lungo la costa. La gente arranca sulle biciclette, discinta, suda copiosamente nell'umidità stagnante sognando un bagno ristoratore. Nel centro della città, antiche terme rinnovate offrono qualcosa di più: un trattamento al latte, alle erbe aromatiche o un tonificante tuffo nel caffè. Nel vicolo del pesce fresco, a due passi da Tiananmen, è in attività un bagno pubblico. Agli inizi del secolo questo quartiere, nella «città cinese» fuori dalle mura distrutte da Mao, era la mela di chi andava in cerca di avventure in uno dei mille «giardini di fiori» che sorgevano in ogni stradfna. Imponenti edifici, in mattoni grigi con le tegole verdi, i grandi cancelli in ferro battuto, erano su tre o quattro piani, con balconate dalle quali le prostitute si affacciavano per offrirsi alla scelta dei clienti. Le più vecchie e più brutte stavano all'ultimo. Oggi, i pochi palazzi sopravvissuti sono grandi magazzini, di stoffe e abbigliamento. Dell'antico edificio delle terme «Xinghua» è rimasta solo la facciata, come in un teatro di posa. Dietro, è sorta una palazzina moderna che funge da albergo, per soli cinesi, e da bagno pubblico. Non è tuttavia uno dei tanti bagni pubblici, con i rubinetti che perdono sempre e un odore malsano, nei quali vanno i cinesi a farsi la doccia, poiché molte delle case sono ancora senza servizi. Nelle terme «Xinghua» si respira un profumo di cipria e pulizia. Hanno riaperto all'inizio del l'anno, con la moquette per terra, usata in Cina nei luoghi più impensabili perché segno distintivo di lusso. «La gente oggi ha più disponibilità di soldi - dice il direttore Cao Baocai -, vuole vivere meglio e noi abbiamo pensato di offrire qualcosa di diverso che la solita frettolosi doccia». Per 13 yuan (2900 lire, un 5 per cento circa delle entrate medie mensili a Pechino) ci si può rilassare in un bagno alle erbe aromatiche che rendevano preziosa la pelle dell'ultima imperatrice, Ci Xi. Oppure si può tentare di cancellare i segni di una volgare abbronzatura, ritrovando il nobile bianco perlaceo con un bagno di latte. Basati sugli antichi segreti delle concubine degli imperatori, i bagni di bellezza stanno facendo furore nella Pechino neofita dei piaceri del consumismo. Per l'uomo moderno c'è anche la sauna, l'idromassaggio «Jacuzzi» o un immersione nel caffè, che pare abbia miracolosi poteri tonificanti. In tutto c'è una scelta di 15 bagni, corroboranti o calmanti, a seconda delle necessità. Con una media quotidiana di 300 clienti, le tenne fanno affari. Ogni mese, incluso l'affitto delle camere, incassano 150 mila yuan (33 milioni di lire), con un utile netto di un terzo circa. (Ansa)

Persone citate: Cao Baocai, Jacuzzi, Mao

Luoghi citati: Cina, Pechino