Auto, nuovi limiti in città

Auto, nuovi limiti in città Proposta del Comune: 70 all'ora in 5 corsi della periferia Auto, nuovi limiti in città La velocità media continua a crescere Conseguenze: un morto ogni 4 giorni Ecco le autostrade di città: corso Unità d'Italia e corso Regina Margherita, corso Appio Claudio e corso Siracusa. Sorpresa: anche tratti di coreo Moncalieri, coi so Casale e coreo Unione Sovietica, dove le corsie sono soltanto due. I tecnici del Comune hanno misurato le velocità di auto, furgoni ed autotreni, stilando la media delle 24 ore e la media dei 10 passaggi orari più veloci. Ebbene, sugli otto corei considerati la media giornaliera non è mai stata inferiore ai 50 chilometri orari. Le massime sono impressionanti: auto a 143 chilometri l'ora in corso Unità d'Italia, camions vicini ai 100 in corso Regina Margherita. Le «punte» non sono registrate dalle statistiche: ma in più d'una circostanza le lancette dei misuratori hanno sfondato il limite dei 200. ( «Siamo alla follia», ammette l'architetto Franco Goy, coordinatore del nuovo piano urbano del traffico. Il documento conclusivo prende atto di questa situazione e lancia una proposta: in alcuni tratti di corso Re- §ina, coreo Marche, corso Unità 'Italia, lungo Stura Lazio e strada Aeroporto si potrebbe viaggiare ai 70 chilometri l'ora, infingendo la barriera dei 50 che molti giudicano antistorica, creata per vetture con prestazioni (a partire dall'impianto frenante) assai meno brillanti di quelle odierne. Ma se si accelera in cinque strade, sarà necessario frenare in altre quattro: corso Appio Claudio, via Torre Pellice, via Lomellina e via Ventimiglia. Qui il limite dovrebbe scendere a 30 chilometri l'ora. Un passo avanti verso quelle «vie lente» tipiche di molte città europee? «Certo, ma è tutto il piano che punta a una qualità diversa della circolazione - uice l'assessore Bepi Dondona (pli) -. Torino non può essere considerata un corpo unico, con leggi e regolamenti uguali per il centro o la periferia». Intanto queste autostrade urbane ammazzano più di quel- le vere: un incidente l'ora, un ferito ogni 90 minuti, un morto ogni quattro giorni. Leggiamo i dati assoluti del 1991: 4327 scontri con danni materiali, 3890 con feriti o deceduti. I feriti con prognosi inferiore ai 40 giorni sono stati 5137, 155 Selli più gravi, 93 i morti. I peni sono le vere vittime dell'alta velocità: 34 hanno perso la vita attraversando la strada. I vigili, dicono al comando, svolgono un «intenso lavoro di controllo». Ebbene, una recente indagine dimostra che le cose non stanno proprio così: il 61 per cento degli intervistati hanno ammesso di aver superato «sempre o talvolta» i limiti di velocità; ma soltanto in 7 su 100 si sono visti appioppare una multa. Variazione dei limiti e maggiori controlli, dunque. «Non basteranno a risolvere i problemi, lo so. Ma è sempre meglio che stare alla finestra», dice Dondona. L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalle strette vie del centro, o da quelle perennemente intasate. Qualche esempio? Alle 8 del mattino un'auto impiega 43 minuti (27 in movimento e 16 in sosta) per andare dal Lingotto alla superstrada delle Valli di Lanzo, attraverso coreo Cosenza, corso Trapani e coreo Grosseto. Velocità media: 23,9 chilometri l'ora. Altri tragitti, altri tempi. Da Moncalieri a coreo Giulio Cesare, attraverso corso Casale e Lungo Stura Lazio: 14 chilometri in 35 minuti, 24 chilometri l'ora. Da coreo Unione Sovietica a corso Giulio Cesare, attraverso il centro: 15 chilometri e mezzo in 44 minuti, 21 chilometri l'ora. Da coreo Peschiera a via Valperga Caluso, attraver¬ so coreo Einaudi: cinque'chilometri in 27 minuti, 15 chilometri l'ora. Questi percorsi, provati dai rilevatori del Comune, comprendono in più d'un caso le grandi strade di avvicinamento alla città. Anche qui i volumi di traffico sono in crescita costante: in poche ore 57 mila auto entrano attraverso coreo Regina Margherita (erano 46 mila nell'87); 43 mila attraverso strada Settimo (36 mila); 59 mila attraverso coreo Orbassano (52 mila). Il contrario accade in centro, dopo i provvedimenti di chiusura: aumentano del 16 per cento i passaggi in corso Re Umberto (ai confini della città proibita); scendono (fino al 19 per cento di via Santa Teresa) quelli in quasi tutte le altre strade. Giampiero Pavido Ma occorrono tre quarti d'ora per attraversare tutta Torino L'assessore Bepi Dondona: «La città sta cambiando, non possiamo considerarla un corpo unico dal centro alla periferia» LE AUTOSTRADE DI TORINO (VELOCITA' Km/h 01 AUTO E AUTOTRENI) C0RS0^^_AUT^CAMI0N LE AUTOSTRADE DI TORINO (VELOCITA' Km/h 01 AUTO E AUTOTRENI)

Persone citate: Bepi Dondona, Dondona, Einaudi, Franco Goy, Giampiero Pavido, Peschiera