«Piemonte più autonomo»

«Piemonte più autonomo» «Piemonte più autonomo» Una proposta al Parlamento per rivedere la Costituzione Ridefinizione del ruolo e delle competenze delle Regioni rovesciando l'impostazione costituzionale, cioè attribuendo alle Regioni il potere di legiferare in ogni materia non espressamente riservata allo Stato. E' questo il nucleo della proposta di legge costituzionale a'. Parlamento votata dal Consiglio regionale dopo un dibattito che ha occupato gran parte dell'ultima seduta prima della sospensione estiva. La proposta di legge era stata presentata dal presidente del Consiglio, Carla Spagnuolo, psi: «Si tratta - ha detto - del testo di revisione costituzionale elaborato nel maggio scorso dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli delle Regioni e delle Province autonome che ci siamo impegnati a sottoporre a tutte le assemblee per una rapida approvazione». Il provvedimento, di cui è stato relatore il de Tomaso Za- noletti, è stato approvato con i voti del pentapartito e del pds, tranne quelli di Rivalta e Bresso che si sono astenuti. Il pds, con Carlo Federico Grosso e Antonio Monticelli, ha fatto approvare un emendamento (firmato anche dal psi) con il quale si chiede l'istituzione di un Senato delle Regioni: «E' lo strumento indispensabile per garantire un giusto equilibrio tra Regioni e Stato». Si è astenuta anche la rappresentante di Piemont, mentre contro si sono espressi tutti gli altri partiti, sia pur con diverse motivazioni. Due rappresentanti su tre della Lega (Rabellino e Vaglio) hanno invece abbandonato l'aula: «La proposta è un debole escamotage partitocratico - dicono - per fronteggiare nella forma più che nella sostanza le sempre più pros; santi istanze di cambiamento che giungono da ogni parte della Repubblica».

Persone citate: Antonio Monticelli, Bresso, Carla Spagnuolo, Carlo Federico Grosso, Rabellino, Vaglio

Luoghi citati: Piemonte, Rivalta