Sale in pedana la fabbrica dell'oro

Sale in pedana la fabbrica dell'oroSCHERMA ^MMMMtiMMMMMNNMW^^ Le fìorettiste azzurre Zalaffi, Trillini e Bortolozzi fra le grandi favoritedel torneo Sale in pedana la fabbrica dell'oro E nel clan si ironizza sull'arrivo della Vaccaroni BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO m Tranquilli, all'oro ci pensiamo noi. Oggi scende in campo, anzi sale in pedana, la scherma e l'Italia cala i primi tre assi. Le medaglie sono assicurate, come peraltro è sempre successo, la miniera più ricca: perché non gridarlo forte? Messa così, con tutta questa sicurezza, può sembrale che i nostri spadaccini non abbiano paura di niente, ed è vero, e che amino presentarsi al mondo come i salvatori della patria. Insomma le cose fuioia non so ho andate nel migliore dei modi, per quanto riguarda i colori azzurri, e l'arrivo dei noslri eroi viene atteso e applaudito come la cavalleria nei vecchi film di cappelloni. A ben vede re, tuttavia, siamo noi chi. speriamo di essere salvati, non lo ro che ambiscono al molo d salvatori. «La cosa ci fa onore, pero noi siamo qui per fare il nostio do vere e non per salvare i destini dello sport italiano ognuno deve assumersi le sue respoii sabilità» ha detti-Attilio Fini, il tecnico, e se abbiamo ben capi to ce l'aveva con un sacco di atleti, anelli? azzurri, specie a/ zurri, che vengono ai Ciuchi già battuti nella lesta, il che aiuta molto a essere poi battuti anche nella gara. «Io invece sono venula per vincere. Ho vinto per tutto l'anno e non vedo perche non lo dovrei fare anche a Barcello na: tutti temono la tensione, a me invece la tensione dà un sacco di carica» ha detto Mar gherita Zalaffi con un soave sorriso, elegante nei giudizi co me negli assalti in pedana, mai una parola o un movimento di troppo. 11 che, naturalmente, non esclude ammiccanti irò nie. «Sono sicura che Dorina Vaccaroni arriverà con lelicot tero e si calerà direttamente in pedana per la prova a squadre Ita detto rivolgendosi a Fini Comunque e meglio che non sia venuta, siamo state più tran quille» Kidevano i due, però ci e parso che dietro alle battute covasse la polemica, benché sbiadita almeno adesso che la vita è bella e rosa Margherita è di Siena, conti ada della Paniera e sta per laurearsi in Psicologia all'Università di Padova. E' il fioretto di punta, se così possiamo esprimerci, della formazione azzurra che comprende--anche Giovanna Trillini e Francesca Bortolozzi e che oggi si batte per la prima medaglia, quella individuale «Nella prova a squadre, poi, un argento sarebbe una sconfitta » La linea di condotta e tracciata e nel solco cammina no un po' tutti. «Sono pronta per fan- la gara più importante della mia vita» ha detto Francesca Bortolozzi, padovana. Chi la conosce bene assicura che la sua dichiarazione vale quanto una promessa «Io invece potrei scommettere 10 mila lire sulla mia vittoria ma non 100 mila» ha spiegato Giovanna Trillini barando in maniera talmente evidente da lasciar intendere l'esatto contrario. Giovanna, che l'an no scorso ha vinto i Mondiali, ha per la verità un problema fisico da risolvere A marzo si è procurata una lesione ili lega¬ menti del ginocchio sinistro, un infortunio meno grave ma simile a quello di Deborah Compagnoni ad Albert ville, e ha deciso di rimandare l'intervento chirurgico pur di gareggiare a Barcellona. Salirà in pedana con un tutore nero dal polpaccio alla coscia. Ma si capisce che il fastidio, più che fisico, è di natura mentale. E che l'infortunio, in fondo, non e stato ancora dimenticato. «Sono piena di rabbia. Non voglio dire nulla Solo tirando posso j dimostrare di aver vinto il destino». Aggressiva come in gara, la ventunenne di Jesi. Ma anche onesta con se stessa e con gli altri «La gamba non mi dà fastidio, e poi mi sono abituata al tutore che peraltro uso soltanto in pedana per assorbire i movimenti laterali». Le tre ragazze, in questa prima missione di salvataggio, anticiperanno di un giorno l'entrala in scena di Mauro Numa, Andrea Borella e Stefano Cerioni, i tre moschettieri del fioretto E' ovvio che anche i maschi sognano metalli nobili. Mauro Numa, addirittura, ha un sogno più alto. Cioè, non è proprio un sogno, ma una realtà già in moto. Il vincitore di Los Angeles dopo i Giochi la scerà l'agonismo e punterà alla poltrona di Renzo Nortini, che è il più longevo dei presidenti di federazione avendo retto le sorti della scherma per 60 an ni. Numa è già in piena campagna elettorale e la sua candidatura sarebbe appoggiata da grandi società come per esempio Mestre e Cus Pisa. Quelli j della spada, invece, hanno altri j pensieri per la testa. Hanno j scoperto che le loro armi sono di un centimetro più corte. Il I regolamento dice da 88 a 90 ! centimetri, e le loro spade sono di 89. Hanno chiesto nuovi ! strumenti di lavoro, diciamo I cosi, e li hanno avuti solo quat| tro giorni prima della partenza. Risultalo si batteranno I con ii materiale vecchio, con la 1 speranza che per un cernirne | tro non manchino l'appunta mento con la gioì lì. Catlo Coscia

Luoghi citati: Barcellona, Italia, Jesi, Los Angeles, Pisa, Siena