E' Sadovyi l'uomo-pesce di Spagna di Gianni Romeo

E' Sadovyi l'uomo-pesce di Spagna Primati mondiali dell'ex sovietico (400 si) e dell'americano Barrowman (200 rana) E' Sadovyi l'uomo-pesce di Spagna Terza medaglia d'oro per il russo dopo i200 si e la staffetta 4 x 200 BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO Forse la giornata per la prima volta cupa, con un forte vento che portava fino alla piscina sulla cuna del Montjuich i sapori del mare, ha messo appetito agli uomini-pesci. E il nuoto il quarto giorno è decollato con le più veloci gare mai disputate al mondo nei 400 e nei 200 rana maschili. Holmertz nuotando in 3'46"77, un tempo che fino a quattro mesi fa sarebbe stato record mondiale, è finito soltanto terzo. Lo svedese è un tipo che se non ci fosse dovrebbe essere inventato, per dare ginger alle gare. Ha fatto da lepre per quei due splendidi nuotatori che sono l'australiano Perkins e il russo Sadovyi, lanciati da uno sprint furibondo abbondantemente sotto il muro dei 3'46": Sadovyi ha fatto il Popov e per una spanna appena (3'45" netti contro 3'45" 16) ha tolto a Perkins il recente primato (3'46"47) e l'oro. Evgueni Sadovyi ha 19 anni ed è l'autentica rivelazione. La sua terza medaglia d'oro, dopo quelle dei 200 e della 4x200, ha dimostrato la capacità eccezionale di mantenere ritmo e lucidità. Ha nuotato i primi 100 metri in 54"61, gli ultimi 100 in 54"62. Un cronometro al posto del cervello, ma il russo di Volgograd ha affinato le doti naturali con un temperamento alla Battistelli, per intenderci. Si allena dal mattino alle sei fino a dopo cena, in piscina e «a secco». Insieme a Popov è la punta di diamante del sorprendente squadrone russo che usa un doping di sicuro effetto: «In questa situazione difficile del nostro Paese lo sport è la via migliore per farci strada nella vita». Dopo 25 giorni di allenamento sul Caucaso, a 1000 metri di quota, Sadovyi è sceso presto a Barcellona continuando a faticare come un forsennato. Ed ecco i risultati, che fanno dei russi l'omologo delle cinesi in campo femminile (ieri un altro successo, nei 100 farfalla con Hong Quian). In barba agli americani, pronosticati come dominatori dei Giochi. Un po' di spazio se lo è ritagliato Mike Barrowman, per mantenere a galla gli Usa, ma è dovuto scendere sotto il suo record mondiale dei 200 rana (da 2'10"60 a 2'10"16) per evitare l'attacco dell'ungherese Rozsa, approdato al primato europeo. Per Barrowman la medaglia d'oro è una bella risposta alle crìtiche che gli piovvero addosso quando si qualificò a stento nei Trials americani. Gli era morto da poco il papà a soli 52 anni per un improvviso tumore alla testa, ma lui non aveva detto nulla. «Se volessi trovare delle scuse per le mie prestazioni negative aveva detto - tutti i momenti potrei averne una». Ha reagito, ha ottenuto ieri il suo sesto primato mondiale in 31 mesi portando il record dei 200 rana a tappe da 2'12"90 alle soglie dei 2' 10". E' un tipo curioso questo Barrowman, 24 anni. Curioso e abitudinario, quando è fuori casa mangia soltanto da McDonalds. Qui a Barcellona ne ha individuati subito un paio, di snack, ed è rimasto soddisfatto. Studia all'università del Michigan lingua e letteratura inglese, si diverte a scrìvere novelle di fantascienza. La storia più bella l'ha scrìtta ieri, a lieto fine. Gli americani hanno completato una giornata finalmente positiva grazie al successo nella 4x100 stile libero per merito di una formidabile frazione di Biondi e Popov, con gli ultimi 100 metri lanciati in 47"83, non ha potuto che recuperare l'argento. Due anche le medaglie russe, con Sadovyi c'è Elena Roudkovskaia nei 100 rana in cui Manuela Dalla Valle, a 29 anni, si è conquistata un'altra finale. Per quanto riguarda gli italiani c'è da segnalare il record nazionale di Postiglione nei 200 rana ma il pur apprezzabile 2'15"97 gli è valso soltanto un posto nella finale di consolazione. Si è migliorato Siciliano nei 400, sono piccoli sprazzi. In attesa che ci riprovi Battistelli, deciso a schierarsi stamane rollo batterìe dei 1500. Gianni Romeo L'americano Barrowman (sopra), ha battuto il record mondiale che già gli apparteneva; la Hase (a fianco) parla di discriminazioni fra atlete di ex Ddr e Germania Ovest

Luoghi citati: Barcellona, Ddr, Germania Ovest, Michigan, Postiglione, Spagna, Usa