Il successo? Non solo discoteca di Luciano Borghesan

Il successo? Non solo discoteca Sere d'Estate: una nuova generazione di manager mette in crisi i gestori dei tradizionali locali notturni Il successo? Non solo discoteca Gli assessori: disponibili a nuove proposte Hanno ammazzato l'apatia delle calde estati per migliaia di giovani. Con un palchetto e un american bar sotto una vela bianca hanno sottratto al degrado e all'incuria quel che restava del vecchio giardino zoologico, proprio quando stava per diventare inadeguato ricovero per scappati da casa e tossicodipendenti. Sono i ragazzi dell'«Ippopotamo» e prima ancora delP«Hic sunt leones». Sono loro i nuovi manager, del tempo libero. La generazione delle tradizionali discoteche li teme, e per difendere i loro bilanci, che risentono di questa nuova imprevista ondata di concorrenza, chiedono alle autorità di far rispettare le regole del gioco, sollecitano i politici ad adeguare le leggi alle nuove realtà. «Non è solo un problema estivo - ha detto il presidente sezione danze dell'Epat, Enrico Cogerino -. Ci sono sedicenti circoli privati che operano come locali pubblici, usufruendo dei vantaggi legali previsti per chi non ha fini di lucro. Ma sappiamo che per mantenerci vivi dobbiamo fare di più, e quindi d'ora in poi chiediamo al Comune di ascoltare anche le nostre proposte. Diversamente rinunceremo alle licenze pubbliche e diventeremo anche noi club privati». La guerra annunciata ieri dai «discotecari» ha regalato polemiche ma anche propositi costruttivi su cui lavorare per conquistare la buona pace di tutti. Prima le polemiche. «L'Ippopotamo - dice Gianpiero Gallina della Frìzitaliana, società titolare dell'iniziativa - è un progetto culturale e di intrattenimento che a nostro rischio (economico e di immagine) abbiamo sperimentato restate scorsa nello scetticismo e nell'indifferenza più generali e che ha riscosso subito un notevole successo. Evidentemente la nostra analisi sui bisogni culturali e di aggre- Sazione dei giovani ha indiviuato una realtà consistente. Non è un circolo privato ma un'attività pubblica di spettacoli e incontri, fondata sul principio dell'assoluta gratuità di ingresso e di libera circolazione del pubblico, che trae le risorse Cr la programmazione cultura da un Dar dotato di licenza pubblica, nel rispetto delle norme per gli esercizi pubblici». Analoga impostazione, più specializzata sui nuovi giochi (beachvolley, giochi di società), per il Fuori Orario. «Abbiamo una licenza pubblica per la somministrazione di bevande e cibi - dice Massimo Arri, presidente provinciale dell'Aics -, operiamo nei giardini Ginzburg che prima erano in balia della microcriminalità. Abbiamo sostenuto spese per 500 milioni: quali altri imprenditori avrebbero corso il nostro rischio?». Gli assessori alla Cultura, Marzano, e ai giovani, Angeleri, respingono l'accusa di aver favorito circoli e associazioni vicini ai partiti: «Da loro sono arrivate le nuove idee, hanno presentato progetti che servono a socializzare, danno contributi per spettacoli e attività per anziani, non solo per i ragazzi. E lutto questo senza spese per il Comune, a differenza del passa- to in cui con il denaro pubblico si allestivano interamente i Punti Verdi». Sui «sedicenti circoli privati» tutti d'accordo: se ci sono irregolarità si accertino e si intervenga. Veniamo ai propositi. «Sono disponibile a recepire le proposte di tutte le categorie che operano nel settore dell'intrattenimento e del tempo libero - afferma il vicesindaco Marzano • ma non parliamo di aste pubbliche. Non si appaltano le idee, le proposte. Questa città vuole offrire nuove occasioni? Era ora, se sono valide, utili socialmente, le accoglieremo». Angeleri aggiunge: «Qualcuno è rimasto troppo a guardare, favorito da prelibati incassi. Ci sono nuove tendenze, nuove esigenze. Ben vengano progetti che diano svago senza incidere troppo nelle tasche degli utenti e senza costi per la Città». Luciano Borghesan L'assessore alla Cultura, Marziano Marzano: «Non parliamo di aste pubbliche per le Sere d'Estate, non si appaltano le idee, le proposte: chi le ha le presenti»

Persone citate: Angeleri, Enrico Cogerino, Gianpiero Gallina, Ginzburg, Marzano, Marziano Marzano, Massimo Arri