La ricerca dei tumori perduti

La ricerca dei tumori perduti La ricerca dei tumori perduti Molinette e San Luigi devono segnalare i malati al pretore A vent'anni dall'inchiesta sulla «morte colorata» all'Ipca di Cirio, e a quindici dal processo che segui, con le condanne inflitte a medici e dirigenti dell'a| zienda chimica responsabile del decesso di decine di suoi di! pendenti per cancro alla vesci! ca, la magistratura torinese av; via un'indagine capillare sulle j neoplasie professionali. Rappresentano, secondo stime ap' prossimate per difetto, almeno il 2 per cento della casistica. E ; in un Paese come l'Italia, che I registra circa 145 mila nuovi casi di tumore ogni anno, colpi| scono quasi 3 mila persone. 1 giudici si muovono in colla! borazione con ospedali pubbliI ci e cliniche private. Le Moli■ nelle di Torino e il San Luigi di Orbassano sono da un mese il banco di prova di questo metoI do d'indagine: un metodo nuo| vo sia sotto il profilo penale, sia soprattutto sotto quello cultu! rale. Di fronte a un tumore che può essere provocato dal tipo di : attività svolta dal malato, il medico invia referto e cartella I clinica all'autorità giudiziaria. Viene aperto un fascicolo. E, se alla fine dell'iter si dimostra l'esistenza di un rapporto causa-effetto tra ambiente di lavo- j ro e malattia, scattano le con- i seguenze previste dalla legge: indennizzò Inail a favore deilavoratorc, rinvio a giudizio del titolare dell'impresa. Raffaele Guarinicllo, procu- i ratore aggiunto presso la Prc- I tura di Torino, cita Proust e parla di una «ricerca dei tumori perduti». Sull'argomento, la letteratura giuridica e scarna: poche richieste di indennizzo, pochissimi processi se si esclu j de quello, clamoroso, per l'Ipea, appena due sentenze nel['archivio della Corte di Cassazione. E' strano. Perche qualsiasi studente iscritto al primo anno di Medicina sa che certe forme tumorali sono «monocausali», ricollegabili cioè esclusivamente a un'esposizione lavorativa. «Per queste forme - spiega il dottor Guarinicllo - è prevista l'immediata segnalazione ai nostri uffici». Per i tumori «multicausali», invece, il medi- co chiede al paziente di compilare una scheda. Se l'anamnesi rivela particolari che possono interessare i giudici, la documentazione viene inviata allo Procura della Repubblica presso la Pretura. «Non sarà il solito rituale burocratico», assicura Guarinicllo. E spiega l'importanza di questa iniziativa che non ha precedenti in Italia: «Da un lato c'è un problema di equità: il lavoratore che contrae una malattia professionale deve essere indennizzato. E' un suo diritto. Dall'altro, c'è la necessità di individuare e colpire quelle aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza nel lavoro. Ma penso anche al futuro. Mi auguro che tutto questo aiuti a prevenire eventuali nuovi casi di tumori professionali». Gianni Armand-Pilon Il giudice Raffaele Guarinicllo

Persone citate: Gianni Armand-pilon, Le Moli, Proust, Raffaele Guarinicllo

Luoghi citati: Italia, Orbassano, Torino