L'immobiliare del caro estinto

L'immobiliare del caro estinto L'immobiliare del caro estinto Tombe di famiglia, la vendita sarà affidata a un 'agenzia Potrebbe nascere a Torino la prima immobiliare del caro estinto. Una agenzia incaricata (con tanto di provvigione) di vendere le edicole funerarie del cimitero monumentale. Quelle vuote sono 600, su un totale di 5000. Il Comune vorrebbe assegnarle, decine di famiglie sono interessate all'operazione. E allora, ci si chiede, perché non provvedere direttamente? La risposta l'ha data l'assessore Lodi al collega del Bilancio, che lo «rimproverava» in giunta: «Beppe, tu ci avevi promesso 5 miliardi» ha detto Provvidero. «Vi ho anche chiesto tre impiegati per accompagnare la gente a vedere le tombe, predisporre i contratti, preparare le delibere. Tre impiegati per un affare di miliardi. Nemmeno quelli mi avete dato». Così è emersa l'idea, già verificata sotto il profilo legale, di una intermediazione: «Potrebbe essere una agenzia operante sul mercato della casa, oppure l'associazione che riunisce le imprese di pompe funebri» spiega Lodi. Il problema è: come fissare i prezzi? Ed ecco emergere uno studio firmato dagli ingegneri Renacco e Morgante, che hanno censito tutte le tombe di famiglia del cimitero di corso Novara. Ne è emerso un vero e proprio catalogo. Esempi. Edicola di 10 metri quadrati all'interno della prima ampliazione (metà Ottocento), in posizione centrale, facilmente raggiungibile, capienza otto loculi: 100 milioni per la concessione di 99 anni. Edicola di 16 metri, in posizione decentrata, capienza 15 loculi: 65 milioni. Prezzi variabili dai 10 ai 4 milioni il metro quadrato, curiosamente simili a quelli degli appartamenti. Tenendo conto che i manufatti sono già costruiti. Anzi, se le tombe presentano particolari fregi artistici (al Monumentale ci sono opere di Bistolfi, Casorati, Calandra, Mastroianni, Tarantino) sarà necessario un assegno supplementare. Le prenotazioni, come detto, sono molte. E gU uffici segnalano le preferenze per un buon «vicinato». Il Monumentale vanta ospiti illustri: Pininfarina, Macario, Pellico, Valletta, D'Azeglio, Galileo Ferraris, Gioberti, Primo Levi, Fred Buscaelione, Edmondo de Amicis, in buona parte sepolti in tombe di famiglia. Le edicole sono vuote. Tutte, tranne il mausoleo del tenore Tamagno, che ha una storia diversa dalle altre. Alcuni anni fa fu danneggiato da un fulmine, e K" eredi non hanno potuto sobrcarsi l'onere di un restauro costosissimo (oltre 200 milioni). Il Comune ne ha ripreso possesso ed ora lo mette in vendita: i compratori dovranno rimetterlo all'onor del mondo e garantire che la salma del tenore (e degli eredi più stretti) non sarà sfrattata. [g. pav.l La Giuseppe Lodi che ha Infralita di éW tombe di famiglia

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