Pechino mondo avanti un'armata dì donne

Pechino mondo avanti un'armata dì donne VALANGA GIALLA Con un maquillage di medaglie si vuol cancellare Tienanmen e conquistare i Giochi del Duemila Pechino mondo avanti un'armata dì donne Incetta di primi posti alfemminile, le briciole ai compagni BARCELLONA. Quattro anni fa i a Seul, nella sua seconda Olimpiade, la prima in cui si misura- I va davvero con il mondo, la Cina vinse 5 medaglie d'oro, 11 d'argento e 12 di bronzo, ritenute assai più valide delle 15 d'oro, 8 d'argento c 9 di bronzo raccolte a Los Angeles 1984 disertata dai sovietici. A Barcellona al terzo giorno di gara, la Cina è già a 5 medaglie d'oro, eguagliando lo vittorie di Seul. E 4 su 5 sono venuto da donne: una nel nuoto, una nei tuffi, una nel judo, una nel tiro; dagli uomini sinora l'oro di un pistolero. Noi prossimi giorni la Cina attende altri successi femminili nei tuffi dal trampolino (con Gao Ming, la sportiva più popolare nel Paese), nel nuoto, nel lancio del peso (e cinese la cam pionossa mondiale in carica, Huang Zhihong, prima asiatica a vincerò un titolo iridato), nella ginnastica, noi badminton e noi tennis da tavolo. Probabile cho le cinesi da stile arrivino a 12 ori: lo provisioni più ottimistiche por la Cina parlavano di 10 medaglie d'oro fra uomini e donno: ina 6 medaglie sarebbero stato comunque un buon bottino. Non ó il caso di scoprire qui lo sport cinese, che da quando è rientrato 11984) nel consesso olimpico ha dato grosso prove in tanto specialità: un miliardo e passa di persone, con un programma sportivo scolastico ricco, non possono non produrre elomenti validi, cho poi le cure di laboratorio si incaricano di trasformare in campioni. E' il caso invece di rivedere taluni giudizi sulla persistente o gene ralo costrizione medioevale della donna cinese. Zhang Tingquan, direttore dell'agenzia Xinhua, che fornisco notizie olimpiche a quel miliardo e passa di cinesi e che pubblica por 40 giorni un quotidiano olimpico da un milione di copio, contro le 300 mila dell'unico quotidiano sportivo cinese «fisso», ammetto che «nelle campagne, e specialmente ai confini del Paese, la donna patisce ancora ingiustizie gravi». Ma aggiungo che «nello città non e così, la donna godo di una pienezza di diritti n li esercita anche nello sport. Li esercita sempre più, e dunque progredisce sempre più». Quale sport? «Un po' tutti, non c'è uno sport diciamo di Stato, consigliato o imposto alle ragazze». Il fondatore della Cina nuova, Sun Yat-sen, suocero di Chang Kai-shek ma ispiratore di Mao, fu quello che assegnò alla don na. insieme ai diritti, il fulgido destino sportivo attuale, anche se non poteva sapere che Zhang Shan. la tiratrice vittoriosa ieri, avrebbe sconfitto tutti gli uomini. Il resto è stato consequenzia| le. E il fatto cho nelle campagne possano ancora venire affogate I le neonate, colpevoli di essere appunto femmine, porta cinicaj mente a recriminare, in nome | dello sport, la perdita prematu : ra di campionesse potenziali. Nella squadra cinese ai Giochi ' di Barcellona ci sono 126 donne e 128 uomini. Le donne sono quasi tutte forti, alte, energiche, ! sicure. Ma so una di loro vince j magari e di due metri - noi diciamo che è una cinesina. Lo steI rcotipo ò per noi quello della 1 donnina che cammina male per ' via delle deformazione ai piedi, tutta casa e casa, cho cucina il riso e chiama il suo uomo «signore e padrone». Con molta ignoranza abbiamo ridotto la Cina ad un paese monorazziale nonostante le sue 60 e più etnie. La Cina da) 1912 ha una sua organizzazione sportiva. Ha gareggiato a Los Angeles 1932, a Boriino 1936(141 atleti) c a Londra 1948, prima di uscire dal Ciò per via della presenza di Taiwan. Nel 1959 una squadra cinese prese parte all'Universiade di Torino. Nei primi Anni Sessanta, senza riconoscimento da I parte della federazione internaj zionale, da cui erano usciti semj prò per la faccenda formosana, ma con apprezzamento da parte \ dei tecnici di tutto il mondo, c'erano quattro cinesi dell'atletica in vetta allo graduatorie assolui te dei 100 IChen Chia-chuan, nella vecchia grafia), dell'alto maschile (Nih Cni-chin), di quello femminile (Cheng Fengyung), dei 110 ostacoli (Tsui Lini. E a proposito di regime: la Cina spora di cancellare qui, con vittorie o simpatia, almeno una parte del tragico effetto Tienanmen, e di vincere, con i voti dei membri del Ciò di poca memoria, la battaglia elettorale il prossimo anno per i Giochi del Duemila: Pochino È contro Milaj no, Manchester, Berlino. Istan bui. Sydney, Brasilia e Tashkont. Prima dei massacro della piazza Tienanmen aveva già vinto, per una sorta di promessa del Ciò in cambio del rientro di un miliardo e passa di uomini sotto la bandiera a cinque cordi;, adesso e in corso un frenetico maquillage a base di cipria d'oro. Gian Paolo Ormezzano Le donne cinesi sono andate fortissimo in questi primi giorni dei Giochi Olimpici. Nella foto a sinistra Zhuang Xiaoyan, oro di judo nei massimi, qui sotto la tredicenne Mingxia Fu, vincitrice nei tuffi da IO metri !t Zhuang Yong (oro nei 100 si) e la compagna jmgyi Le (sesta nella stessa prova) si abbracciano felici dopo la gara. Qui accanto un'altra immagine della Yong