Mannoia

MannoiaMannoia Duro confronto negli Usa WASHINGTON. Drammatico faccia a faccia a Washington sulla scia degli ultimi delitti in Sicilia. In trasferta negli Usa, i giudici dslla quinta sezione del tribunale di Palermo hanno messo a confronto uno dei più celebri penti'.i di mafia, Francesco Marino Mannoia, con Antonino «Nino» Madonia, giovane boss emergente di una potente famiglia palermitana. All'appunta manto coi giudici Mannoia è arrivato sotto pesante scorta dell'Fbi. Di fronte a lui i tre imputati: oltre a Nino Madonia, Stefano Fontana e Raffaele Calatolo arrivati dalla Sicilia con i magistrati per la trasferta americana del processo «Big John». Mannoia ha confennuto al pubblico ministero Giusto Sciacchitano il ruolo centrali' della famiglia Madonia nel quadro della criminalità organizzala dell'isola. Nella lunga deposizione, Mannoia ha aperto squarci di vita di mafia. All'Ucciardone negli Anni Ottanta potevate muovervi liberamente? «Potevamo fare cose che ad altri non era concesso. Per tenere sotto controllo 1500 detenuti il direttore del carcere aveva dato a certi "uomini di rispetto" particolare libertà di movimento». Chi è in prigione resta in contatto con l'organizzazione? «Certamente: non smetti di essere "uomo d'onore" neanche dietro le sbarre». lAnsa)

Luoghi citati: Palermo, Sicilia, Usa, Washington