Non è reato avere in casa video porno

Non è reato avere in casa video porno La Suprema Corte Non è reato avere in casa video porno ROMA. Il contrasto con il comune sentimento del pudore non dipende dall'oscenità di atti o di oggetti in sé e per sé considerata ma dall'offesa che «può» concretamente derivarne al pudore sessuale; di conseguenza non può riconoscersi capacità di offendere il comune senso del pudore a cose che pur intrinsecamente oscene si esauriscono nella sfera privata oppure sono destinate, con modalità e cautele particolari, agli adulti che ne facciano espressa richiesta. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 368/92 pubblicata ieri. Richiamandosi anche alla Cassazione, la sentenza ricorda che l'art. 528 del codice penale, il quale punisce chiunque, allo scopo di fame commercio, detiene scritti, disegni, immagini o altri oggetti osceni può essere applicato dal giudice di merito solo tenendo presènte che «la misura dell'osceno è data dalla capacità offensiva di questo considerata in relazione alle modalità e alle circostanze in cui l'osceno e manifestato». . |Ansa|

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