Prado addio, Guernica trasloca di Marina Verna
Prado addio, Guernica trasloca Madrid, trasferita in una sala del palazzo di fronte con imponenti misure di sicurezza Prado addio, Guernica trasloca Ma Paloma Picasso: non si rispetta il volere di papà MADRID. Ieri mattina, imballata dentro un'enorme cassa di metallo a prova d'urto, sollevata con una gru e sistemata in un Tir blindato, «Guernica», il grande affresco murale di Picasso, ha lasciato il Casón del Buon Retiro, dove era stato esposto negli ultimi nove anni. Attraversato il viale, e approdato alla sua nuova sede, il Centro Artistico Regina Sofia, ricavato in quello che era in passafi l'antico Ospedale di beneficenza, ora completamente restaurato e rimodernato. Il trasloco di «Guernica», rimasta al Museo di Arte Moderna di New York fino al 1981 secondo le istruzioni di Picasso, che aveva stabilito che non dovesse tornare in Spagna «finché non tornerà al potere un regime democratico», é stato preceduto da tre anni di polemiche: sembra infatti che Picasso avesse espresso il desiderio che la sua opera restasse al Prado. Ad alimentare i contrasti ha contribuito anche la figlia Paloma che, pur consentendo alla fine al cambiamento di sede, ha dichia- rato che nel suo cuore resta convinta che la decisione sia sbagliata. Il ministro della Cultura Jordi Sole Tura, presente al trasloco, ha ribadito la posizione del governo: il trasferimento non va contro i desideri di Picasso che, destinando il quadro alla madrepatria, pose come unica condi- zione che vi fossero ripristinati i diritti civili. Per evitare qualsiasi rischio di danneggiamento, il grande affresco - che misura 7 metri e 80 per 3,50 - e stato sistemato tutto disteso in una grande cassa metallica climatizzata: nei precedenti viaggi - a Parigi, Londra, New York e infine Madrid - era stalo invece arrotolato. Per farlo uscire dal Casón del Buen Retiro e farlo entrare nella nuova, grande sala, è stato necessario abbattere alcuni muri, che verranno ricostruiti nei prossimi giorni, quando sarà stata trasferita anche la grande parete di cristallo antiproiettile che lo protegge, fatta costruire a New York dopo un tentativo di sfregio. Picasso dipinse «Guernica» su commissione nel 1937 per il padiglione della Repubblica di Spagna all'Esposizione Universale di Parigi e nel 1939 lo donò al Museo d'arte moderna di New York. L'affresco, che raffigura le terribili sofferenze provocate a uomini e animali dal bombardamento della cittadina basca di Guemica da parte della Luflwaffe nazista all'epoca della guerra civile, suscitò l'orrore del pubblico, ma anche la costernazione dei franchisti, che fecero sapere che la sua esposizione in Spagna non era gradita. Iniziò così quell'esilio durato 44 anni. Marina Verna Una gru solleva l'enorme cassa di metallo che contiene «Guernica»
Persone citate: Buen Retiro, Paloma Picasso, Picasso, Regina Sofia, Retiro
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