Esce di carcere, uccide la moglie

Esce di carcere, uccide la moglie Tragica lite nella notte fra marocchini in un alloggio di via Santa Giulia Esce di carcere, uccide la moglie Accoltella anche la cognata. Arrestato Ha ucciso l'ex moglie a coltellate e ridotto in fin di vita la cognata, per gelosia, rancore. E' successo in un misero appartamento al 33 di via Santa Giulia dove viveva Essaadia Lahamadi, una marocchina di 34 anni. Ieri sera era in casa con la sorella Kahadoujm di 29 anni quando è arrivato Mohammed Jahmj di 41 anni a scongiurarla di riprendere il rapporto interrotto negli scorsi mesi quando l'uomo era finito in prigione. Appena uscito dal carcere Mohammed aveva incominciato a perseguitarla. Le arrivava all'improvviso in casa per convincerla a tornare con lui; spesso la minacciava. In più di un'occasione i vicini avevano chiamato la polizia per sedare la lite. «Era una famiglia rumorosa» dicono adesso e aggiungono: «Litigavano di frequente; lei non voleva più saperne di tornare con lui». L'uomo è il padre di uno dei due figlioletti della donna; un maschio e una femmina ospitati nella comunità «Casa nostra» di corso Casale. Anche Essaadia era seguita dai servizi sociali del Comune che le avevano trovato quel minuscolo alloggio (una monocamera con servizi sul balcone) nella vecchia casa di Vanchiglia. Ieri sera la tragedia. L'uomo arriva, entra in casa; litiga con le due sorelle. Volano parole grosse, qualche schiaffo, spintoni; l'alterco degenera presto. Mohammed Jahrnj tira fuori un coltello a serramanico; si avventa sulla donna, la colpisce. Essaadia riesce a uscire dall'appartamento, fugge lungo le scale, inseguita dall'ex marito. La sorella cerca di difenderla, le fa scudo con il coipo, ma viene ferita da numerose coltellate; è ricoverata al Mauriziano in prognosi riservata. Lungo le scale una scia di sangue indica la disperata fuga di Essaadia che si conclude nell'an- drone dove la donna muore. Sullo zerbino sulla soglia di casa è stata ritrovata una pistola giocattolo (forse usata dalle donne per cercare di spaventare l'assassino), soldi, scarpe, documenti e il coltello a serramanico probabilmente usato dall'omicida. I vicini chiamano la polizia che arriva in tempo per arrestare l'uomo che è leggermente ferito e viene accompagnato al Giovanni Bosco; nello stesso ospedale viene portata anche la vittima, ma per lei non c'è più nulla da fare. Sulla scale, i pianerottoli, le porte degli appartamenti dei vicini grandi pozze di sangue indicano il calvario delle due donne. Ancora a notte fonda alcuni inqu. lini non volevano rientrare per timore di tutto quel sangue che aveva chiazzato anche gli ingressi dei loro alloggi. Folla di curiosi ieri sera in via Santa Giulia davanti alla casa del delitto. A destri. :! .ago di sangue sui pianerottolo

Persone citate: Giovanni Bosco, Mohammed Jahmj, Mohammed Jahrnj