Se l'alloggio è in comodato

Se l'alloggio è in comodato Quanti dubbi con la franchigia di 50 milioni sulla prima casa Se l'alloggio è in comodato Necessari chiarimenti dal legislatore Llntroduzione della franchigia di 50 milioni cioè uno sconto di 100 mila lire sull'imposta straordinaria della prima casa e l'aumento dal 2 al 3 per mille per tutti gli altri immobili - se non verrà meglio chiarita rischia di aumentare gli elementi di confusione nel già complesso meccanismo di pagamento. Cosa s'intende per «prima casa»? «Quella in cui si abita», è la risposta immediata. «Già, ma come devo considerare l'alloggio nel quale sto facendo lavori di ristrutturazione e che andrò ad abitare solo dopo sposato?», ha domandato il si- Sor Porcù al professor Gianino) Gallo Orsi. «Certamente come prima casa - è stata la risposta - cosi come l'alloggio acquistato occupato e che si è quindi impossibilitati ad abitare. Al contrario, se si vive in un alloggio in affitto e si è proprietari di un alloggio non occupato al momento dell'acquisto, pago l'imposta prevista per le seconde case, cioè il 3 per mille». I casi particolari sollevati dai lettori sono stati tanti soprattutto da quelli che hanno un alloggio dato o ricevuto in comodato, cioè in uso gratuito, ad esempio a parenti stretti. Ecco un caso limite. «Abitavo nella mia villetta, mentre mia figlia, con tre bambini, viveva in un alloggio Piccolino di sua proprietà. Cosi ce li siamo scambiati: li possiamo ancora considerare prima casa?», ha domandato la signora Canavosio. «Così com'è l'attuale legislazione - ha risposto il professor Gallo Orsi - qualsiasi risposta è azzardata. Il problema è che non esiste una definizione giurìdica di "prima casa" e si possono sicuramente ritenere tali quelle che. ovviamente, sono abitate dal proprietario e quelle che usufruiscono delle agevolazioni appunto per la prima casa e appena proporogate. Il dubbio, sul quale prima di settembre dovrà esserci una precisazione, riguarda proprio gli alloggi dati in "comodato" come nel caso della signora Canavosio». Nel caso della signora Occhiena, invece, proprietaria dell'alloggio in cui vive e di altri appartamenti dati in uso gratuito alle figlie, la franchigia si applica solo nel primo appartamento, mentre sui rimanenti abitati dalle figlie l'imposta passa al 3 per mille. Come Roggia di Pinerolo, padrone di un paio di alloggi, ma residente nella casa della moglie: «Su quest'ultimo sua moglie applicherà la franchigia, sui suoi due pagherà il 3 per mille». Una nota merita anche il garage. Essendo considerato un elemento accessorio della casa continuerà a pagare un'imposta del 2 per mille, mentre se non fa parte di una «prima casa» pagherà quella del 3 mille. Da Asti Musso domanda come deve comportarsi visto che applicando le nuove tariffe catastali il suo appartamento risulta avere un valore catastale di appena 36 milioni: «E' la mia prima e unica casa e applicando la franchigia vado sotto zero». «Allora non paga». (b. min.) ^!HH Il professor Gianfranco Gallo Orsi anche ieri ha risposto alle domande dei numerosi lettori che hanno telefonato a La Stampa

Persone citate: Canavosio, Gallo Orsi, Gianfranco Gallo Orsi, Gianino, Occhiena, Porcù

Luoghi citati: Asti, Pinerolo