Fortunato ritorna alla corte di Mondonico

Fortunato ritorna alla corte di Mondonico TORINO Il libero trentenne, acquistato dal Bari per due miliardi e mezzo, oggi in sede per la firma Fortunato ritorna alla corte di Mondonico Avevano già lavorato insieme all'Atalanta, cinque stagioni fa MADONNA DI CAMPIGLIO DAL NOSTRO INVIATO Il Toro ha comperato Daniele Fortunato, libero del Bari, 30 anni il prossimo gennaio, lunga militanza in C2 nel Legnano, due campionati in B con il Vicenza, il S'ocatore approdò nel 1987 alUalanta allenata proprio da Mondonico. Ai cui ordini rimase due anni, prima di passare alla Juve. Ai tifosi granata Fortunato è noto soprattutto per l'autorete che sancì la vittoria torinista nel derby dell'aprile '91. Alla fine di quel campionato, disastroso per i bianconeri di Maifredi, Fortunato fu ceduto al Bari con il quale è retrocesso in B. Al Toro è costato 2,5 miliardi, oggi firmerà il contratto, poi raggiungerà i nuovi compagni in ritiro a Madonna di Campiglio. Ritiro ricco di curiosità, sorprese e conferme. Eccole, elencate qui di seguito in ordine alfabetico. Aguilera: il più applaudito e ricercato per foto e autografi. Bruno: il più smanioso di disputare partite vere: «Datemi un avversario da marcare». Capitano: Fusi, erede di Cravero anche nella parsimonia verbale. Luca è ciarliero solo con gli amicissimi Mussi e Venturin. Donna: la grande assente, il grande miraggio, il grande pensiero e il grande oggetto di conversazione della truppa. Entusiasmo: abbonda dentro la squadra, latita fuori. Fuga: quella scattata ieri a mezzogiorno quando i granata si sono precipitati da mogli, fidanzate e amiche per la mini vacanza che finisce domani sera. Guardone: Mondonico parla poco, lavora ancora meno, però osserva tutto e tutti. Al centro della sua attenzione: l'impegno negli allenamenti e come si stanno ambientando i nuovi. Hotel: Il maestoso Golf che fu regia residenza imperiale degli Asburgo. Dai medaglioni appesi nei saloni Francesco Giuseppe sorveglia i granata. Ira: quella di Casagrande che, novello Achille, non tollera la sconfìtta, nemmeno nelle partitelle: contesta tutto e tutti, manda al diavolo i compagni responsabili di gol subiti o sbagliati. Lavoro: tante corse m salita (8,10 km al giorno) scatti ripetuti su una rampa micidiale, slalom pallone al piede tra i paletti, partitelle. La razione più massacrante di ginnastica è per i portieri, torchiati da Lido Vieri. Martin Vazquez: il più elegante nel palleggio. Talvolta, nello slalom, agli sfottò dei compagni s'impappina. Nuovi: Aloisi, Sergio e Silenzi, il giorno del raduno se ne stavano appaltati, in silenzio guardavano i compagni salutarsi. Ora, cominciano ad ambientarsi, Aloisi il più estroverso. Ozio: i calciatori lo trascorrono al telefonino, davanti al flipper dell'hotel o con le carte. Parretti Giorgio e Peroni Angelo, gli aguzzini della truppa. Il primo sorveglia i giocatori negli esercizi, il secondo in mountain bike li segue e li sprona nelle corse. Quattro: l'esiguo numero di giornalisti al seguito del Torino, 3° in campionato e 2° in Europa. Raffaele Di Fusco. Dopo una vita in panchina, diventa titolare solo per le amichevoli d'agosto. Se è fortuna questa... Scilo; con Aguilera è il maratoneta: sempre primo, o secondo dietro Pato, nella corsa. Tifosi: pochi agli allenamemti. Il sempre presente, un non più giovane farmacista di Torino. Ultimi: nelle corse naturalmente sono i più massicci. Veterano: Giacomo Franco, l'accompagnatore. E' il 33° anno che va in ritiro con il Toro. Zago: 3 anni dopo l'incidente è di nuovo granata. CImmMo Giacchino

Luoghi citati: Bari, Campiglio, Europa, Torino