Gli azzurri pronti a far fuoco sulle medaglie di Roberto Beccantini

Gli azzurri pronti a far fuoco sulle medaglie TIRO A SEGUO Al poligono di Mollet del Valles inizia l'avventura della più «rumorosa» delegazione italiana ai Giochi Gli azzurri pronti a far fuoco sulle medaglie Tra le speranze una donna, Michelina Suppo BARCELLONA DAL NÒSTRO INVIATO Quella là, con la pistola in pugno, è una principessa mongola. E questo qui, con il ciuffo ribaldo e l'occhio da monello, Roberto Di Donna, fama di gran casinista, il numero uno dei nostri tiratori. Al poligono di Mollet del Valles ti accolgono l'aria compressa delle armi e l'aria condizionata dei ventilatori. Ma per arrivarci, se capiti nelle grinfie di un autista distratto, ti ritrovi a cantare altre arie, decisamente più scurrili. Trenta chilometri dal villaggio olimpico, recitano i sacri testi, ma vigliacco se, lungo la strada che s inerpica, c'è un cartello che è uno. E così tocca ai viandanti spiegare ai taxisti quello che, per mestiere, i taxisti dovrebbero spiegare ai viandanti: la direzione (giusta, possibilmente). Letta, appunto, sui libri. Il commissario tecnico del tiro a segno - da non confondere con la parrocchia del tiro a volo: nessuno si offende, tutti ci ten- gono - si chiama Gino Beonio Brocchieri, ma non pensate che sia grave e pomposo come il cognome farebbe supporre. Al contrario. Anche se il fisico ricorda, a spanne, quello di un lottatore di sumo in dieta, le sue dritte sono sussurri. Domani, prima gara, pistola libera uomini 50 metri, e prime medaglie. In lizza, per noi, il Roberto Di Donna di cui sopra e Dario Palazzani. Di Donna detto Dido è l'animatore del gruppo. Meno mate, dice, che sono arrivati crucili della pallavolo, con Zorzi e Lucchetto ho parecchi gavettoni in sospeso. Veronese, calciatore di passaggio, ma già a 12 anni sparatore convinto: fu il fratello a solleticarne l'uzzolo. Di lui si narra che, ragazzino, partecipò a un torneo di Soave, sbagliò mira e si mangiò il bersaglio: di cartone, per fortuna. I/O settembre compie 23 anni: è il più giovane talento che abbiamo, giurano gli esperti. A Seul, tradito dai nervi, ;inì ventitreesimo. Legge molto. Romanzi, soprattutto. Ken Follett, Isaac Asimov: «La lettura aiuta a isolarci. Il ti¬ ratore è un uomo solo, come il portiere nel calcio. Con questa differenza, però: che da noi, fra eliminatorie, pause e finali, le partite durano tre, tre ore e mezzo. E allora guai se uno non sta bene con se stesso. L'avversario lo abbiamo dentro: è un sospiro, un'increspatura, l'emozione di un attimo». Con Di Donna, domani, spara Dario Palazzoni, 37 anni ad agosto. Bresciano di Concesio, baffi rossi e cespugliosi, un'infanzia impiegata a spaccare bottiglie e ad ammaccare lattine con la Monda. Uno dei due figli, il più grande, suona il flauto nella banda del paese. Agonista per caso, pure lui alla seconda Olimpiade, il Dario vive di speranze laboriose, di certezze quotidiane, di silenzi pragmatici. «Sino a ieri facevo il sarto. Adesso mi occupo di computer ed elaborazione d'immagini. E a proposito d'immagini, sarebbe ora che la tv si ricordasse di noi: a Seul i miei mi videro soltanto alla sfilata, il giorno dell'inaugurazione». Un bel tipo: se non ha voglia d'allenarsi, non si allena. Come ieri, per esempio. E il et. non fiata: tanto, i «ragazzi» sanno il fatto loro. La ricetta per salire sul podio è rimasta quella che i cow boys tramandavano, fra una sbornia e l'altra, ai nipotini: occhio, pazienza, sedere. Uno slogan, questo, che fa sorridere Michelina Suppo, l'unica donna della carovana. Abita a Poirino, nell'hinterland torinese, non ha ancora 21 anni, studia biologia. Non fidatevi dei suoi tratti angelici: quando impugna la pistola e tende il braccio, si trasfigura. Ha un fidanzato, Michela, che ogni volta che lei preme il grilletto, si volta dall'altra parte. La vita del villaggio le piace. Le interviste la scombussolano. Sta con quelli della sua tribù, tutti maschiacci, Massimo Birindelli, Valerio Donnianni, Carlo Colombo, Pierluigi Ussorio. Più il Dido e il Dario, che domani sparano. Buona mira, si dice così? Roberto Beccantini I ii Di D ( ii) I tiratori Di Donna (a sinistra) e Michelina Suppo (sopra)

Luoghi citati: Concesio, Poirino, Seul, Soave