La Provincia sale sulla Satti

La Provincia sale sulla Satti «Società infida» La Provincia sale sulla Satti La Provincia entra nel capitale della Satti al 10% con 3 miliardi e 800 milioni (frutto di un mutuo) ma non nasconde molte perplessità, della maggioranza e dell'opposizione, sulla condotta della direzione societaria. Se il pds Bolzoni, non contrario all'entrata in linea di principio, chiede «l'azzeramento dei vertici e la riduzione dei consiglieri d'amministrazione» (oggi 9 per un socio unico, il Comune), il de Campia, assente non a caso al momento del voto, ò ancora più critico. Dice che «il comportamento della Satti è un boccone pesante da digerire», accusa la società di essere «infida» e «arrogante» verso l'azionista perché agisce senza il consenso della proprietà. Napoli (de) propone, una volta azionisti, di controllare molto da vicino quanto fa la società, addirittura (ma non sembra possibile) inviando a tutti i capigruppo i verbali dei consigli d'amministrazione. Il pli Badini dice che «è un sogno usare la Satti, col 10%, :ome strumento operativo della Provincia, non ci si riesce neppure con l'Ativa (tangenziale) dove il 42 per cento è provinciale». L'operazione Satti viene difesa dall'assessore Principe: «E' necessario essere presenti se vogliamo giocare un ruolo nei trasporti». D'accordo anche il presidente Ricca, che spera anche nell'arrivo di altri soci. Ma il voto del Consiglio è poco convinto, (g. b.l

Persone citate: Bolzoni, Campia

Luoghi citati: Napoli