Ifi chiude l'esercizio con 218 miliardi di utile di Gianluigi Gabetti

Ifi chiude l'esercizio con 218 miliardi di utile Si va verso un buy-back da 80 miliardi Ifi chiude l'esercizio con 218 miliardi di utile La «cassaforte» del gruppo Agnelli distribuirà un dividendo invariato TORINO. Risultati in crescita per Tifi nell'esercizio 19911992. La finanziaria del gruppo Agnelli, ha chiuso l'esercizio al 31 marzo 1992 con un utile netto di 218,4 miliardi di lire rispetto ai 206,6 miliardi conseguiti nell'esercizio precedente. I risultati sono stati approvati ieri dal consiglio di amministrazione, riunito sotto la presidenza di Giovanni Agnelli, e saranno sottoposti all'assemblea degli azionisti convocata a Torino il prossimo 29 settembre. II consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea la distribuzione di un dividendo invariato di 365 lire per le azioni privilegiate e di 315 per le ordinarie. Il dividendo complessivo, calcolato sulla base delle azioni attualmente in circolazione, dovrebbe quindi ammontare a 41,8 miliardi. Nell'assemblea del 29 settembre i soci dell'in saranno chiamati anche a votare per autorizzare l'acquisto di azioni proprie fino a un massimo di due milioni di titoli, con uno stanziamento di 80 miliardi alla riserva acquisto azioni proprie. Alla formazione dell'utile netto ha concorso la plusvalenza di 71,5 miliardi realizzata sulla cessione al gruppo Rizzoli di una ulteriore quota di azioni ordinarie del Gruppo editoriale Fabbri, effettuata nel luglio '91. Per quanto riguarda la gestione ordinaria, i dati relativi all'esercizio '91-92Ì mostrano una lieve crescita. I dividendi delle partecipazioni sono ammontati a 174 miliardi (contro i 170,9 miliardi dell'esercizio precedente) e gli interessi attivi netti a 15,5 miliardi. Le spese generali, al netto di recuperi spese e commissioni, sono risultate pari a 5,7 miliardi. Al 31 marzo 1992 il valore di libro delle partecipazioni era pan a 1166 miliardi, sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente. I titoli quotati in portafoglio, in base ai prezzi di compenso del luglio 1992, presentano una plusvalenza di circa 1900 miliardi rispetto al valore dì carico. La posizione finanziaria dell'Iti re- 8istrava al 31 marzo '92 una isponibilita netta di 196 miliardi, aumentata attualmente a circa 280 miliardi, a seguito dell'incasso dei dividendi dalle consociate. Il bilancio consolidato dell'Iti, al 31 marzo scorso, redatto valutando le partecipazioni con il metodo del patrimonio netto, presenta un utile netto consolidato di 285 miliardi e un patrimonio netto di gruppo pan a 3.954 miliardi. Questa cifra corrisponde ad un valore di circa 32.000 lire per ognuna delle azioni in circolazione. Ir. e. s.l Gianluigi Gabetti

Persone citate: Giovanni Agnelli

Luoghi citati: Torino