Commissione bicamerale c'è il si

Commissione bicamerale C'é il si Per le riforme Commissione bicamerale C'é il si ROMA. Nasce la commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Prima il Senato, con i soli voti contrari del msi e di Ri fondazione, ha approvato la mozione frutto di un accordo tra de, pds, psi, lega, psdi, prì e pli. Poi è stata la volta della Camera (453 sì, 77 no, 6 astenuti): solo missini. Rifondazione, radicali e Rete non hanno dato il loro «sì» alla risoluzione (ma il msi ha votato l'ultima parte del testo). La commissione sarà composta da 60 parlamentari, 30 deputati e 30 senatori, e dovrà rivedere la seconda parte della Costituzione senza però modificare le linee fondamentali del sistema repubblicano. La risoluzione approvata prevede che il Presidente della commissione venga eletto dalla stessa commissione e prepari una legge costituzionale che dovrà essere approvata entro sei mesi. La commissione avrà poteri referenti nei confronti delle Camere per la formulazione delle proposte definitive di revisione. Sulle nomine è noto il duello De Mita-Miglio per la presidenza. «Nei prossimi 15 giorni - ha assicurato Giorgio Napolitano, presidente della Camera - i gruppi parlamentari forniranno i nomi dei 60 commissari e quindi la commissione potrà nominare presidente, vice-presidenti e segretari». La commissione sarà quindi costituita a tutti gli effetti e da allora cominceranno a decorrere i sei mesi di lavoro che le mozioni di oggi prevedono. Il presidente del Senato, Giovanni Spadolini, ha ricordato i gravi problemi del Paese: «Ma senza uno sforzo profondo per ridisegnare le grandi linee che guidano il nostro sistema politico ed istituzionale, sono facile profeta, governo e Parlamento si troveranno ogni volta a rincorrere le questioni antiche e le questioni nuove con strumenti spesso inadeguati ed insufficienti. I temi che saranno oggetti del lavoro della commissione sono molteplici: ma non si parte da zero. Camera e Senato, nella passata legislatura, hanno già elaborato proposte e testi di grande respiro». [Adnkronos]

Persone citate: De Mita-miglio, Giorgio Napolitano, Giovanni Spadolini