Craxi passa al contrattacco per snidare la fronda noi psi

Craxi passa al contrattacco per snidare la fronda nel psi Il segretario cerca di capire con chi sta Martelli, già convocata la direzione del partito Craxi passa al contrattacco per snidare la fronda nel psi ROMA DALLA REDAZIONE E ora è Bettino Craxi a volere la resa dei conti, o meglio, un «chiarimento approfondito» in tempi brevi nel psi. All'indomani della fine del partito monolitico di impronta craxiana e dell'apparizione di una minoranza intema che ha votato contro l'elezione di Giusi La Ganga a capogruppo, il segretario socialista ha deciso di stanare i suoi oppositori. E l'obiettivo dell'iniziativa di Craxi non sono i vari Signorile, Formica o Manca, che di fatto già si comportano come una corrente di minoranza (stanno cercando una sede), quanto Claudio Martelli. Con questa iniziativa, infatti, il leader del psi pone il suo ex-delfino di fronte ad un bivio: ricercare un «modus vivendi» con il vecchio capo o decidere di far parte a tutti gli effetti della nuova opposizione. Del resto l'altro ieri con l'exsindaco di Napoli, Carlo D'Amato, Craxi è stato più che esplicito: «Se Claudio aspetta di vedersi cadere il bambinello tra le braccia - ha detto prendendo a pretesto una battuta dell'esponente del psi napoletano dei giorni scorsi - aspetterà parecchio tempo». E «il bambinello» in questione è il ruolo di segretario del psi. Craxi ha dato l'annuncio dell'imminente battaglia con i suoi oppositori in una dichiarazione ufficiale diffusa a metà del pomeriggio di ieri dall'ufficio stampa del partito. In realtà la mossa il segretario socialista l'ha studiata l'altro i-ari sera, in una riunione con i fedelissimi a via del Corso nella quale ha tentato di analizzare le votazioni nei gruppi parlamentari. Il primo «capro espiatorio» di'Craxi è Nicola Capria, che nell'elezione tìal nuovo presidente del gruppo di Montecitorio è stato il candidato della minoranza contrapposto a La Ganga. «Ho appreso - ha spiegato il segretario del psi, ve¬ stendo i panni del vero "rinnovatore" - della candidatura di Capria solo al momento dell'apertura dell'urna. Se me ne fosse stata data l'occasione avrei fatto presente a Capria che, avendo egli già ricoperto in passato lungo l'arco di un triennio la carica di capo gruppo, ed avendo poi ricoperto la carica di ministro per più di otto anni, sarebbe stato più opportuno favorire la candidatura di compagni, che avendo assolto per un lungo perìodo ad impegnativi incarichi di partito, non erano mai stati impegnati in incarichi parlamentari e di governo. L'avvicendamento appartiene ad una logica comprensibile e si è venuto facendo per gradi anche in tutta un'altra serie di casi». Subito dopo il segretario socialista ha posto il problema di «un approfondito e fruttuoso chiarimento». «Non è da oggi ha sottolineato - che nella nostra vita interna sono emersi segnali di dissenso, tanto di linea che di programma, sempre più marcati e, in qualche caso, anche sempre più polemici. Nell'interesse del partito, che da un lato può trarre vantaggio da una nuova dialettica interna responsabile e trasparente e dall'altro ha il dovere di sottrarsi alle manovre speculative che si sono fatte incalzanti ed inquinanti, il chiarimento politico è divenuto urgente e non rinviabile». E che Craxi stia facendo sul serio lo dimostra il fatto che è già stata convocata per la prossima settimana la riunione della direzione. E gli oppositori come hanno risposto alla sortita del segretario? Martelli continua a tenersi in disparte anche se i suoi fedelissimi continuano ad incontrarsi con i «frondisti». Gli altri oppositori sembrano intenzionati, invece, a dare battaglia. «Io sono contento ha detto Signorile - che Craxi stesso si sia fatto promotore di quel chiarimento nel partito da sempre rinviato, ma non capisco cosa possa fare. Vuole chie¬ dere una sorta di fiducia su un suo documento? E' una cosa che fa rìdere». Formica, invece, ha continuato a descrìvere scenari lugubri per il futuro del Paese: «Questa strana estate - ha detto in una lettera a Liberazione, il quotidiano di Rifondazione comunista - ricorda un po' quella del '43, vissuta in una sciagurata attesa tra la caduta del regime fascista e la disastrosa fuga delle istituzioni, i'8 settembre». Ma mentre non sono chiarì i disegni degli oppositori, il «piano» del segretario nel caso il chiarimento non avesse esito positivo è quasi cristallino: Craxi ha intenzione di ridurre il potere della «fronda» nel partito e la prima mossa potrebbe essere la nomina di De Michelis vicesegretario. La prossima mossa potrebbe essere la vice-segreteria a De Michelis Sopra, il segretario Bettino Craxi A fianco, Claudio Signorile uno dei «ribelli» socialisti

Luoghi citati: Napoli, Roma