Del Turco: rinnoviamo il sindacato

Corruzione? C'è anche da noi Corruzione? C'è anche da noi Del Turco: rinnoviamo il sindacato ROMA. «Qualcuno pensa che sia sufficiente alzare la bandiera del sindacalo per dichiarare i estraneità a ogni fenomeno di corruzione. Ma noi non siamo la Croce rossa che deve soccorrere i parliti terremotati. Nel cratere ci siamo anche noi». Nel dibattito sollevalo da Fausto Bertinotti in una intervista a La Stampa, («Anche nel sindacato c'é una questione morale ape; ta»), è intervenuto ieri Ottaviano Del Turco. «Innanzitutto bisogna riformare i partili - dice il segretario generale aggiunto - ma subito dopo occorre rinnovare il sindacalo. Ci deve essere la massima trasparenza possibile nei processi elettorali che conducono all'identificazione dei dirigenti, dal posto di lavoro alla segreteria della Cgil». Secondo il numero due della Cgil, va anche ripensato il concetto di incompatibilità con i par titi. «Le tangenti per creare tessere e le tessere morte alimentano il sistema delle tangenti - afferma Del Turco in una intervista al periodico Rasseyna sindacale . A un anno dal congresso, la Cgil dovrebbe tornare a Rimini per proporre alla sinistra e al Paese un profondo cambiamento». Il caso Bertinotti è stato oggetto della riunione del Comitato Centrale della Fiom Ter il segre tarìo generale Fausto Vigevani, «le dichiarazioni di Bertinotti non c'entrano niente con la politica e non si possono spiegare in termini politici. Centinaia di sindacalisti italiani, ogni giorno, si confrontano con pubblici amministratori e imprese; singoli casi di corruzione sono testimonianza di un problema che va affrontato, ma testimoniano soprattutto della più generale salute inora le del sindacato». Per il segretario generale aggiunto della Fiom, Cesare Damiano, «l'uscita di Bertinotti è gra vissima, è un attacco alla Cgil e non attiene al campo della libera opinione. Non si può confondere la libertà di manifestare la prò pria opinione che è assicurata a tutti - spiega Damiano - dal fare attacchi proditori alla Cgil La salute morale del sindacato va salvaguardata e non è in discussione». Giorgio Cremaschi. esponente della minoranza di «Esser Sindacato» - la stessa di Bertinotti - ha rimarcato tre cose: la netta contrarietà a «qualsia*! tentativo di proporre soluzioni della vicenda di puro carattere ammiu&tretivo»; l'assoluta necessità di «portare a conclusione il processo di autoriforma avviato prima da Tremiti e quindi da Lucchesi» e l'inaccettabilità di un assurdo clima di «caccia alle streghe e di linciaggio morale nei confronti di Bertinotti». Per (Temaselii «si possono non condividere alcune affermazioni infelici di Bertinotti e anch'io sono di questa opinione ma si deve respingere la strumentalizzazione di chi parla di "Sindacato pieno di coTotti", sapendo che anche Bertinotti ha respinto questa forzatura. Al di là di questa valutazione - afferma Cremaschi una cosa deve restare ferma: il processo di autoriforma, che deve approdare a conclusioni precise e operative. Non vorrei infatti che una parte delle reazioni contro Bertinotti avessero il fine di non far decidere quello che dev'esser deciso». Ir. i.| i Ottaviano Del Turco E- molto critico il suo giudizio sul sindacato

Luoghi citati: Rimini, Roma