Decreto antimafia Martelli chiede la fiducia

«Adotteremo misure eccezionali» «Adotteremo misure eccezionali» ROMA «Il fenomeiìo mafioso, lo disse la Corte Costituzionale già trent'anni fa, è un fenomeno eccezionale, davanti al quale, lo disse la Corte, lo Stato è legittimato ad adottare misure che in situazioni diverse non sarebbero consentite dalla Costituzione. Io sono fermamente convinto che questa traccia della Corte Costituzionale debba essere seguita: chi fa guerra allo Stato - la formula è retorica ma risponde a una verità drammatica e tragica che abbiamo vissuto in questi giorni - non può essere trattato con le regole che si usano per i comuni illeciti. Perciò la mia risposta è che questa è una svolta che è destinata ad essere duratura quanto potrà esserlo il fenomeno mafioso, che lo Stato nei confronti del fenomeno mafioso è legittimato ad usare regole diverse da quelle che usa nei confronti della generalità dei cittadini»: lo ha detto, in un'intervista al Tgl, il presidente del Consiglio, Giuliano Amato, che ha anche sottolineato che «in questi giorni stanno arrivando a Palermo centinaia di soldati, accolti bene dalla città, per fare quello che le normali forze dell'ordine non sono in grado di fare perché non hanno neanche gli uomini per farlo. In una città come Palermo, a rischio non è più soltanto il giudice e i suoi agenti di scorta, a rischio è chiunque. Occorre dare alla città la sensazione che il territorio cittadino è occupato non dalla mafia, ma dallo Stato». [Asca]

Persone citate: Giuliano Amato

Luoghi citati: Palermo, Roma