Ayala
Ayala Ayala «Io ministro? Sarei pronto» PARIGI. Il giudice Giuseppe Ayala ha paura, ma non pensa che il suo assassinio sia in calendario, perché «dopo Falcone e Borsellino, basta cosi La mafia ha mandato il suo messaggio, che e chiaro, è stato recepì to e decodificato» Il messaggio, spiega il giudice in una lunga intervista pubblicata ieri da «Le Figaro», è il seguente: «Noi siamo forti. Lasciatoci in pace e noi vi dimenticheremo Ma con questa gente non si scende a patti, non si discute». Accetterebbe, Ayala, la responsabilità del ministero dell'Interno?: «Senza esitare e con entusiasmo». Lo Stato? «E' un albero di cui alcuni rami sono marci e andrebbero tagliati Abbiamo un governo che lascia uccidere Falcone, Borsellino e tanti altri Una classe politica intorno alla dr che non ritiene doversi mei terc in questiwne neanche dopo gli avvenimenti delle ultime settimane». E du ministro dell'Interno che farebbe? «Appii cherei la legge». lAnsal
Persone citate: Ayala, Borsellino, Falcone, Giuseppe Ayala
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