La moda riempie Roma di stelle

La moda riempie Roma di stelle Stasera sfilate in diretta tv La moda riempie Roma di stelle ROMA. Dopo le nuove leve, Anna Giammusso con i suoi onduleggianti abiti da sera in blu e argento come un Bacio Perugina, Lucio Antonucci molto couture e molto a sorpresa. Dopo un Francesco FiordeUi, sempre intrigato da un ingegnoso equilibrio fra linee riconducibui ad oggetti cari ad ogni donna, un flacone da profumo, un fiore e ritmi di accarezzata avanguardia; e un Giovanni Torlonia che è rientrato dai facili scalpori del nudo per restituirci l'immagine d'una donna invernale in forme e tessuti ispirati ad atmosfere di caccia a cavallo. Arriva l'altra sera Balestra, con un sontuoso ma sobrio inverno in bianco e nero fiammato e nel teatro pensile del Palazzo dei congressi si è cominciato a ragionare di alta moda. Meno male, perché ieri correva la terza giornata di sfilate e le polemiche, le spiegazioni, le risse in sordina avevano rischiato fino ad allora di occupare tempo e interesse dei non molti giornalisti presenti, tutti italiani - gli stranieri si contano sulle dita di una mano - a scapito dell'osservazione di moda. A spazzare il campo hanno contribuito in diversa misura Fausto Sarli, Raniero Gattinoni con precise interpretazioni della donna d'inverno e la conferenza stampa a cura del direttore di Raiuno Maffucci, del presidente della Camera nazionale della moda, Giuseppe della Schiava e dell'ideatrice di «Donna sotto le stelle», la p.r. Daniela Fargion. Problemi a bizzeffe sui nomi degli stilisti avevano dato fuoco alle polveri per una caldeggiata rinuncia alla manifestazione, anche pensando ai tragici momenti di Palermo e dell'Italia. Nessun timore: gli stilisti in calendario ci saranno tutti stasera, pronti con dodici abiti ognuno ad essere guidati giù dai fatidici scalini di Trinità dei Monti da Milly Carnicci, appena scesa da fiabesca carrozza, per la diretta Raiuno a partire dalle ore 20,40. Manca unico Pino Lancetti, invece i debuttanti hanno visto premiata la loro sommossa, gli spettatori divisi fra la Barcaccia di piazza di Spagna e la scalinata e quelli invisibili davanti ai televisori di tutta Italia potranno ammirarli in dodici abiti uno per ciascuno. Rientrata anche la fronda dei tre grossi nomi del prèt-à-porter, Armeni, Ferré, Valentino che dedicano i rispettivi trenta modem' a tutti gli uomini delle scorte caduti con i magistrati. Anche far moda è un mezzo per esserci e resistere, per lottare e rischiare, proprio come il funambolo che passando in aria da un palazzo all'altro scandirà una festa, voluta dall'architetto Portoghesi di tipico sapore barocco. Con mongolfiere, animali veri e di cartapesta e naturalmente le top-model fra cui Marpessa, Yasmeen, Carla Bruni. La conferenza stampa ha diviso in due una giornata colma degli stilisti che contano. Nella mattinata Sarli ha offerto alla donna del prossimo inverno una svelta figura, assoni- tliata dalla lavorazione in sbieco i tessuti secchi o a piatta corteccia, per gonne ampie e corte o lunghe e diritte: magnifici grigi, con discreta allusione androgina, ironizzata da berretti da antesignana dell'automobile, arricchita da trench di raso o mantelle spavalde e illuminata da giubbotti, da tuniche azzurro acciaio, ma anche da corsetti in pelle e giustacuore con falda. Poi Ruggero Gattinoni ha convertito in cuori, ora ricamati, ora costruiti in ragnatele di pelle e fettuccia per inediti macramè sul dorso delle giacche, il filo d'Arianna per il labirinto d'una spericolata invenzione di materiali - camoscio trapunto capitonné, tulle tatuato, pelle goffrata con trafori di metallo - e di forma aderente per una donna aggressiva e dolce. In tarda sera ha sfilato Lancetti e prima ancora Lorenzo Riva. Un modello della collezione di Gattino™ presentato ieri a Roma: il corpi no trasparente è arricchito da fiori ricamati

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