Il bello di Hollywood darà una mano a Bush

Il bello di Hollywood darà una mano a Bush Spot di Kevin Costner per il Presidente Il bello di Hollywood darà una mano a Bush Una mezza smentita di James Baker «Per adesso non dirigo la campagna» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo aver ballato con i lupi, Kevin Costner ballerà anche per George Bush. Sembra, infatti, che il famoso attore realizzerà un filmato pubblicitario a sostegno della campagna del Presidente. E così Costner, come «testimonial», si troverà in compagnia di Barbara Bush e di un altro famoso attore assurto poi a ben più alte glorie, vale a dire Ronald Reagan. Gli spettatori che lo hanno recentemente ammirato nella parte di Jim Garrìson, l'implacabile procuratore di New Orleans improbabilmente rivalutato nel «JFK» di Oliver Stone, avranno cosi un'altra prova che realtà e finzione sono due mondi separati. L'annuncio di questa particolare «scrittura» di Costner l'ha dato Clayton Wilhite, che dirige la squadra di pubblicitari incaricata di realizzare gli «spot» elettorali per Bush. Fino a pochi giorni fa, il programma di Wilhite era quello di preparare «spot» destinati ad andare in onda sui principali canali televisivi a partire dalla seconda metà di agosto, a Convention Repubblicana conclusa. Ma il disastroso crollo di Bush nei sondaggi ha suggerito di anticipare i tempi. Inoltre, il fondo elettorale di Bush presenta un attivo di 7 milioni di dollari, che devono essere spesi prima della Convention, salvo dover essere restituiti al governo federale. Resta il fatto che, negli ultimi 20 anni, non era mai successo che un Presidente uscente facesse scattare la propria campagna di promozione televisiva prima di ricevere formalmente la «nomination» dalla Convention del proprio partito. L'ondata di filmetti pubblicitari televisivi pro-Bush partirà durante i Giochi Olimpici, per i quali si prevedono alti indici di ascolto. Saranno stanziati a questo fine 5 dei 7 milioni di dollari avanzati dalla battaglia delle primarie. Bill Clinton, che gode ancora dell'effetto pubblicitario prodotto a suo favore dalla Convention Democratica di New York, ha invece deciso di ritardare l'avvio della sua campagna televisiva, anche perché, a differenza di quello di Bush, il suo fondo elettorale affoga in un profondo rosso. Tutta la squadra di Bush è in tumultuoso subbuglio. Nulla è ancora perduto e, anzi, tutti i modelli di previsione dei politologi più raffinati concordano nel sostenere che, a dispetto dei sondaggi giorno per giorno, il Presidente uscente ha già la vittoria in tasca con un buon margine, attorno al 55-56%. Ma sarà una corsa in salita. James Baker, ieri, ha smentito che sia già stata presa una decisione riguardo a un suo spostamento da Segretario di Stato e capo del Comitato per la rielezione di Bush. Ma non ha smentito la possibilità che una simile decisione venga presa in seguito. Paolo Passarmi L'attore Kevin Costner, ha fama di liberal ma aluterà Bush (fotoa^i

Luoghi citati: Costner, Hollywood, New Orleans, New York, Washington