Italia-Spagna, sfida a distanza

Italia-Spagna, sfida a distanza La Nazionale di Maldini e gii iberici candidati all'oro olimpico nel calcio Italia-Spagna, sfida a distanza Per gli azzurri, primo allenamento ieri a Barcellona Il et spagnolo: «Un solo programma: vincere sempre» BARCELLONA DAL NOSTRO INVIATO L'arrivo degli azzurri al villaggio, per l'ora di pranzo con allenamento nel tardo pomeriggio, ha dato un po' di fiato ma nessuna garanzia di successo economico a chi si occupa e preoccupa del calcio olimpico. Leggete in un'altra pagina le esternazioni di Havelange sul caso Maradona: una cosa è certa, nel football oggi conta solo il personaggio. Lo sapevamo tutti, ormai, ma che lo ufficializzi la Fifa è significativo. Cesare Maldini e Virente Miera, commissari tecnici di Italia e Spagna le squadre candidate da giornali e giornalisti alla medaglia d'oro, si mettano il cuore in pace. Contano poco più di nulla agli occhi dei soloni del pallone mondiale, che ha molto poco di olimpico. Certo, è stato un peccato porre il limite degli Under 23 al regolamento calcistico dei Giochi. Scopriamo in questi primi giorni di Barcellona che meglio sarebbe stato un torneo olimpico per veterani con i protagonisti del Mondiale '82, o almeno quello di Messico '86, come richiamo. Eppure, questo è il primo torneo olimpico di calcio con un significato sportivo decente. Il limite di età è il primo paletto posto ad una competizione che finora non ha mai avuto una base di legalità e di eguaglianza. Le nazionali dei Paesi dell'Est si confrontavano con altre condizionate dalla pruderie o dalle convenienze: dilettanti (ma quali?), universitari (che ridere), oppure giocatori con tempi limitati nel professionismo (altro assurdo). «Almeno adesso c'è l'età a metterci tutti sullo stesso piano», ribadisce Cesare Maldini il quale a queste Olimpiadi tiene molto, come tutti gli azzurri. Essere giovani, di carriera tecnica o di età, è una garanzia di entusiasmo c d'impegno. Il sorteggio, che ha tenuto la Spagna nella fase di qualificazione lontana da Barcellona, non è stato negativo. Nel gruppo della squadra spagnola, infatti due soli i giocatori del Barca, il difensore Ferrer ed il centrocampista Guardiola, contro i madrileni La sa, Enrique, Alfonso (del Real), Solozabal e Lopez (Atletico). Vicente Miera, il cinquantatreenne tecnico che guidava la nazionale maggiore prima di essere sostituito da Clemente accetta il ruolo di favorito: «Ho una squadra veloce, fatta di gente che corre, e questo conta più degli stili di gioco. Abbiamo un programma molto semplice quanto pesante. Vincere tutte le partite. Nel gruppo ci sono elementi non titolari nelle squadre di club i quali per questo motivo non hanno nelle gambe una stagione troppo pesante. Giocatori relativamente freschi, è una buona situazione». La Spagna comincia venerdì a Valencia contro la Colombia (gruppo B, con Egitto e Qatar) mentre gli azzurri al Camp Nou affrontano gli Stati Uniti (gruppo A, con Polonia e Kuwait). Il girone C parte con Svezia-Paraguay domenica a Barcellona (più Marocco e Corea) ed il D pure domenica con Danimarca-Messico a Saragozza (più Ghana e Australia). Italia, Spagna, Svezia e Danimarca le favorite dei quattro gruppi. Polonia, Egitto, Paraguay e Messico le rivali più considerate, con estremo outsider l'Australia che ha dalla sua la clamorosa eliminazione dell'Olanda con due pareggi (1-1 in casa, 2-2 in trasferta). Sicuramente, è un mini-torneo sul piano dei nomi. Fuori Francia Germania Argentina Brasile, gli eredi dell'Urss, Jugoslavia. Molta attesa per la Danimarca dopo l'exploit nelle finali europee. La Spagna protagonista delle ultime polemiche olimpiche: «E' stato un assurdo - ha protestato Miera - dover venire ad accreditarci a Barcellona dovendo poi iniziare a Valencia, un altro assurdo tornare sabato per la cerimonia d'apertura. Ma alcuni vogliono partecipare alla sfilata. Se piace a loro...». Gli azzurri, almeno logisticamente, sono quelli che stanno meglio. E se vinceranno il girone non cambieranno casa. Bruno Perucca Venerdì l'esordio degli azzurri contro gli Stati Uniti mentre la Colombia sarà la prima rivale delle furie rosse Cesare Maldini (foto sopra) all'arrivo al villaggio olimpico A fianco: il nuotatore Anthony Nesty. del Surinam, medaglia d'oro nei 100 farfalla ai Giochi di Seul, si allena nella piscina di Barcellona