Azzerare le tessere dc? Spaccatura nella sinistra

Azzerare le tessere dc? Spaccatura nella sinistra Anche Bodrato scettico sulla proposta De Mita Azzerare le tessere dc? Spaccatura nella sinistra ROMA. La proposta di Ciriaco De Mita di smantellare l'attuale struttura organizzativa della de, passando attraverso l'azzeramento delle tessere, fa discutere i vertici del partito. Arnaldo Forlani la commenta con toni molto sfumati e conferma che nell'ufficio politico l'argomento non è stato toccato. Bruno Tabacci la sostiene in pieno: «La proposta rientra nel quadro delle soluzioni già suggerite dalla sinistra demitiana, con una maggior drammaticità dovuta alla situazione economica, all'emergenza criminale, a quello che succede a Milano». I «martinazzoliani» si mostrano scettici. Guido Bodrato, altro grande sostenitore di Martinazzoli alla segreteria, non crede molto ai segnali di dialogo. «L'idea lanciata da De Mita - dice il commissario del partito in Lombardia - può servire ad accelerare i tempi, ma verso che cosa? Verso il congresso, va bene, ma per ce¬ lebrarlo ci vorranno mesi, e poi i congressi si fanno per dire qualcosa, per lanciare una politica, non solo perché si devono fare. E non mi pare che ci sia questa consapevolezza politica». Contrario anche il vicepresidente della Camera Mario D'Acquisto, andreottiano. Intanto, Pierierdinando Casini ha deciso di sciogliere la propria corrente, e di portare avanti l'azzeramento delle iscrizioni per poter cosi rifondare la de. «Non è - ha detto ieri a Bologna - un'operazione di pura facciata. Cominciamo noi, non perché ci sentiamo responsabili della crisi del partito e della politica, ma proprio perché crediamo nella forza della de». E ieri il presidente dei deputati de, Gerardo Bianco, ha nominato quattro vice-presidenti del gruppo durante la riunine del direttivo: sono Ombretta Fumagalli Candii, Anna Nenna D'Antonio, Michele Viscardi e Rino Nicolosi. (r. LI

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