Papa, forse più lunga la degenza

Papa, forse più lunga la degenza Le condizioni di salute sono buone, smentita l'ipotesi di chemioterapia Papa, forse più lunga la degenza / medici: potrebbe servire per riprendere leforze ROMA. Il tumore asportato al Papa «era benigno: praticargli una chemioterapia sarebbe non soltanto inutile ma addirittura delittuoso». Lo ha affermato il prof. Luigi Ottona, uno dei medici che ha in cura il Pontefice al Policlinico Gemelli, che ha voluto smentire nel modo più deciso quanto ipotizzato da qualche giornale. Secondo il prof. Ottona, che è preside della facoltà di Medicina dell'Università Cattolica, «una volta dimesso, Giovanni Paolo II non dovrà sottoporsi a terapie e tutt'al più il suo medico potrà ordinargli una cura ricostituente». Su quando il Papa potrà lasciare il Gemelli i medici non vogliono ancora pronunciarsi anche se definiscono «ottima» la capacità di ripresa che Giovanni Paolo II sta maniiestando. Solo il prof. Crucitti, il chirurgo che lo ha operato, ha detto che tutto sommato il Papa «potrebbe anche fermarsi qual¬ che giorno in più, per riprendere completamente le forze». Anche \i Radio Vaticana riferisce che «la degenza post-operatoria di Giovanni Paolo II procede regolarmente». «Il Papa continua l'emittente - ha cominciato ad essere alimentato per bocca e con liquidi e la notte ha dormito tranquillamente». Secondo la Radio Vaticana, infine, «si può pensare che giovedì vengano levati i punti e che nei giorni successivi il Papa possa lasciare l'ospedale». All'ospedale continuano a giungere messaggi augurali. Dalla Svizzera sono arrivati tutti insieme una quarantina di bouquet di fiori per Papa Wojtyla e i portieri del Policlinico Gemelli hanno dovuto utilizzare un carrello per trasportarli fino al decimo piano e da li poi in giro per l'ospedale, per distribuirli nelle varie cappelle. Prima di essere «smistati», i fiori sono stati mostrati allo stesso Pontefice. A Giovanni Paolo II è stato anche riferito che nella hall dell'ospedale continuano a presentarsi gruppi di fedeli che chiedono notizie sulla sua salute. Gli stranieri in maggioranza sono polacchi, ma non solo loro: un gruppo consistente, ad esempio, era costituito da un centinaio di colf filippine guidate da una suora. E ieri mattina, per vedere il Papa, è salito al Gemelli anche un porporato filippino, il card. Sanchez, prefetto della Congregazione vaticana per il clero. Il decorso post-operatorio del Pontefice continua in modo «assolutamente normale». Più di 3uesto, ieri, i medici non hanno etto. Intanto cominciano le «voci» su quando il Papa lascerà l'ospedale (venerdì, sabato?) e se partirà in elicottero alla volta di Castelgandolfo, come è più probabile, o in auto per il Vaticano. [Agij

Persone citate: Crucitti, Giovanni Paolo Ii, Luigi Ottona, Papa Wojtyla, Sanchez

Luoghi citati: Roma, Svizzera