LA RABBIA E IL DOVERE DI REAGIRE di Alessandro Galante Garrone

LA RABBIA E IL DOVERE DI REAGIRE PRIMA PAGINA LA RABBIA E IL DOVERE DI REAGIRE noi. Ma è una battaglia o una guerra che ci sta di fronte? Non facciamo, ancora una volta, questione di parole. Parliamoci chiaro: misure d'emergenza, sì, ma non sospensione di garanzie costituzionali; e tanto meno l'incivile e inutile ripristino della pena di morte, o interventi militari di carattere bellico, con occupazioni massicce, ingombranti, spettacolari e, in fin dei conti, assai poco produttive. Che cosa può voler dire unirsi, sentirsi solidali nella lotta comune, reagire con i fatti e non solo con i buoni propositi? Ciò significa, per noi, adottare provvedimenti urgenti e drastici, che non richiedono stravolgimenti di leggi fondamentali. Abbiamo sentirò annunciare, nelle ultime ore, il trasferimento dal- l'Ucciardonc di centinaia di detenuti mafiosi. Ma non lo si poteva fare un po' prima? E perché la Procura nazionale antimafia, o la Dia, non sono ancora entrate in funzione? F. perché non si sono ancora varate le norme sui pentiti, o sul riciclaggio del denaro sporco? E perché il Parlamento non decide di protrarre le sue sedute, per stimolare e appoggiare il governo in una coraggiosa, coerente, inesorabile azione senza tentennamenti e debolezze? La nostra classe politica faccia il possibile e l'impossibile Eer recuperare un po' di crediilità agii occhi dei Paese, senza baloccarsi in rissose beghe di potere, o in poco decenti richieste di amnistie e condoni per le malefatte che tutti sanno. E dia il suo sostegno ai giudici che combattono contro la disonestà di amministratori pubblici e privati, anche quando l'ingordo profitto va a finire, invece che nelle tasche dei singoli, nelle casse dei partiti. La volontà di rigenerazione, di «rifondazione», va desunta da comportamenti concreti, non da vacue promesse. Vorremmo infine che, per fronteggiare la crisi che mi-, naccia di strangolarci, e fin che il danno e la vergogna durano, e la catastrofe è alle porte, il pri e il pds facessero ai partiti della maggioranza e al governo proposte condivisibili per una energica e comune azione riparatrice, che riscuota la fiducia di tanta gente. Come diceva ieri Sergio Romano, il nostro Paese, purché lo si convinca con parole giuste e mezzi adeguati, può dare ancora il meglio di sé. Alessandro Galante Garrone

Persone citate: Sergio Romano