Il nodo dello superprocura di E. Fer.
Il nodo dello superprocura Il nodo dello superprocura Martelli lo voleva, contrario il Csm ROMA. Troppo tardi per i decreti, la strage di via D'Amelio ha chiuso la questione. Paolo Borsellino avrebbe potuto guidare la superprocura, con un provvedimento che sbloccasse lo stallo del dopo-Falcone. Gli assassini sono arrivati prima. Tra la fine di maggio e i primi di giugno, la nomina di Borsellino a superprocuratore aveva visto il Csm opporsi al «suggerimento» dell'allora ministro degli Interni Scotti e del ministro della Giustizia Martelli. Scotti e Martelli avevano auspicato la riapertura dei termini per le candidature al ruolo di capo della Direzione nazionale antimafia: soltanto così Paolo Borsellino avrebbe potuto presentare la sua. «No», era stata la risposta del Csm. Era il 4 giugno. Un Csm contro Borsellino? I magistrati italiani contro un collega che, per il suo impegno e per la sua amicizia con Giovanni Falcone, sembrava il candidato naturale, il più autorevole al ruolo di superprocuratore? Le motivazioni di quel «no» erano state tecniche, di diritto amministrativo, con i consiglieri impegnati a sostenere che una riapertura del concorso avrebbe rappresentato una violazione di diritti soggettivi per coloro che già avevano presentato la domanda. E il vicepresidente del Csm Galloni aveva dichiarato: «Spetta al Governo decidere quale strada intraprendere, per noi la procedura resta aperta». E aveva aggiunto che se il ministro della Giustizia non avesse dato il «concerto» sul nome di Agostino Cordova, procuratore di Palmi indicato dalla commissione come candidato numero uno alla direzione della Dna, l'intera questione sarebbe stata rivista: «Qualora il Governo decidesse, potrebbe emanare un nuovo decreto legge. Questa scelta non spetta al Csm». Ma dietro le questioni formali, molti avevano letto l'irritazione della maggioranza del Csm contro un Governo che voleva portare il «suo» candidato alla direzione della Dna. E lui, Paolo Borsellino, l'amico che ha stretto il corpo senza vita di Falcone sull'autostrada della strage, quella candidatura alla fine era sembrato disposto ad accettarla. [e. fer.]
Persone citate: Agostino Cordova, Borsellino, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino
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