La truffa degli affitti

La truffa degli affitti La truffa degli affitti Prometteva lo stesso alloggio a più persone, con caparra Speravano di aver finalmente trovato casa, ma si sono ritrovati tutti beffati da un anziano proprietario, che aveva promesso lo stesso alloggio a più persone, dopo aver incassato un buon anticipo di caparra. Per questa storia il torinese Carlo Pistarino è finito in carcere per truffa; la moglie Maria Bindi e un amico di famiglia, Pasquale Raschillà, sono stati arrestati per ricettazione di assegni. L'inchiesta è condotta dal sostituto procuratore Rinaudo. Ieri Maria Bindi e Raschillà sono stati interrogati dal giudice per le indagini preliminari Casalbore, che martedì interrogherà anche Pistarino. I fatti risalgono all'anno scorso, ma solo in questi giorni i carabinieri hanno potuto rintracciare i responsabili del raggiro, che nel frattempo si erano resi irreperibili. Racconta M.P., uno dei truffati: «Stavo cercando casa per mio padre, sfrattato, mi contatta questo Pistarino, che aveva letto il mio annuncio pubblicato su un giornale». L'uomo gli mostra un alloggio molto grande, in un palazzo di corso Francia 364. L'affare è buono, l'alloggio è in perfetto ordine, anche se ancora ingombro di alcuni mobili. Il canone richiesto è allettante: 450 mila lire al mese. Tutto bene, M. P. accetta e registra regolarmente il contratto. L'appartamento, gli viene promesso, sarà suo dal 1° settembre. «Naturalmente ho dovuto versare una certa somma "in nero" per garantirmi l'alloggio», aggiunge M. P. Ma Pistarino ha promesso quello stesso alloggio ad altre persone; tutti pronti a sborsare 3-5 milioni «in nero» e a traslocare il 1° settembre. E sembra che qualcuno si fosse anche impegnato per l'acquisto, versando fior di soldi. I magistrati che indagano su questa truffa hanno finora raccolto le denunce di una decina di persone. Ora stanno facendo luce sul ruolo della moglie di Pistarino (difesa dall'avvocato Mittone) e su quello di Raschillà (avvocato Ciafardo).