Le «4 stagioni» del degrado

Le «4 stagioni» del degrado Un esempio di incuria e inciviltà: 12 statue mutilate e coperte di graffiti e su 12 zampilli solo 4 in funzione Le «4 stagioni» del degrado Crescono alberi sulla Fontana del Valentino Che tra i compiti del Comune ci siano lo sviluppo del verde pubblico e la conservazione degli alberi è un fatto assodato. Ma che gli alberi vadano preservati anche quando crescono all'interno di un gruppo statuario appare francamente eccessivo. Eppure quattro piccoli platani hanno messo le radici sulle statue che coronano la Fontana monumentale (o delle quattro stagioni) costruita in viale Boiardo, al Valentino, su disegno di Carlo Ceppi per l'Esposizione nazionale del 1898. Il complesso, che venne restaurato nel 1979 in modo molto approssimativo, è oggi un monumento al degrado provocato dall'incuria pubblica e dall'incrocio di competenze tra tre ripartizioni comunali (fabbricati municipali, impianti elettrici, giardini e alberate), peggiorati dallo scarso civismo privato. A parte i quattro alberelli, che paiono in loco da almeno 34 anni, prova che da tanto tempo nessuno ha controllato la fontana, i piedestalli delle 12 statue dei mesi sono carichi di graffiti (curiosamente soltanto due a sfondo sessuale), mentre le figure, oltre a una diffusa corrosione, mostrano varie amputazioni: piedi, mani, gambe stanno sgretolandosi. Il sistema idrico, inoltre, è ridotto al punto che, su 12 fontane a conchiglia, soltanto 4 sono funzionanti: l'acqua, che nella «Monumentale» è riciclata, grazie a filtri inefficienti ha ormai prodotto larghe chiazze di fanghiglia superficiale. Infine le aiuole, che limitano il laghetto, sono un trionfo di erbacce infestanti, solo il piccolo roseto mostra l'opera del giardiniere. Dai responsabili comunali arriva una giustificazione corale: «I tagli e la rigidità della spesa producono questi guai». Ma l'abbandono della «Mo¬ numentale» è vecchio di anni. Ne fanno fede i graffiti sui piedestalli delle statue. La «g» e la «n» di Giugno, le lettere in bronzo mancano, sono state ripassate con smalto rosa per unghie: un restauro privato. Per l'immagine di Maggio è servito addirittura un pennello con vernice verde per ricordare il passaggio, il 15/7/89, di «Cri, Luca e Maria». Biacca nera invece per «Dino e Gabri» sulla caviglia di Aprile. La statua di Febbraio, in parziale disfacimento, registra lo sfogo di Giusi e Armando (16/10/91): «Ti amerò per sempre amore mio». Ottobre manca della mano sinistra, Settembre della destra. Agosto registra il messaggio più lungo. «Non chiedermi di spiegarti perché ti amo, altrimenti sono costretto a spiegarti perché vivo», ha scritto «Pany» il 15/9/91. A perenne ricordo, [g. b.] Un particolare della fontana del Valentino corrosa e trascurata

Persone citate: Aprile, Gabri, Giugno