Appendicite in agguato nelle domeniche estive

Appendicite in agguato nelle domeniche estive MEDICINA Appendicite in agguato nelle domeniche estive SECONDO alcune statistiche i casi di appendicite acuta sono più frequenti in estate, e in giorni critici come la domenica e il lunedì, forse in rapporto con le fatiche dopo gite o gare sportive. Nonostante sia una delle malattie più diffuse che si conoscano, l'appendicite sembra rimanere estranea alle ricerche ed al progresso della medicina moderna, come se fosse stata dimenticata. In realtà questo apparentemente umile soggetto proprio fermo non è. Si sono moltiplicati gli studi statistici, è iniziato l'uso degli elaboratori come aiuto alla diagnosi, si sono avuti progressi tecnici di varia natura. Il 10% dei dolori addominali dell'adulto sono dovuti all'appendicite acuta. Recentemente in Francia sono state registrate tutte le operazioni chirurgiche effettuate durante le 24 ore di un detrminato giorno, e nessuno si stupì che l'appendicectomia (asportazione dell'appendice) fosse largamente in testa, con oltre mille interventi. Più di 300 mila francesi di ogni età sacrificano ogni anno la loro appendice. Sono trascorsi almeno due secoli da quando furono descritti scientificamente i primi casi, e ancora adesso non esiste una definizione chiara dell'appendicite acuta, e soprattutto una classificazione internazionale delle alterazioni istologiche, ossia microscopiche, riconosciuta da tutti. Una cosa sembra acquisita, almeno secondo gli anglosassoni: le appendiciti subacute e croniche non esistono, o se esistono a livello microscopico non giustificherebbero l'appendicectomia. Per quanto riguarda l'appendicite acuta, l'unica terapia è quella chirurgica, non conoscendosi cure mediche risolutive. La frequenza con cui l'appendice si infiamma è dovuta probabilmente a molte cause, ma una delle più evidenti è che quest'organo è ricco di tessuto linfatico e presenta cripte e insenature che favoriscono il ristagno di materiale infetto. Questo piccolo tubo cilindrico e flessuoso lungo in media una decina di centimetri è ricchissimo di batteri al pari dell'intestino cieco, del quale è appunto un'appendice. La fisiopatologia dell'appendicite è mal conosciuta, si può dire solI tanto che una lesione della I mucosa fa sì che i batteri pre¬ senti nell'interno attacchino la parete e vi penetrino. Le cause della lesione possono essere molteplici, fra cui alterazioni circolatorie, corpi estranei, parassiti. I bambini ed i giovani costituiscono la maggioranza dei sofferenti. La malattia è in rapporto con l'ambiente e il tipo d'alimentazione, i rurali sono colpiti meno dei cittadini. Un traumatismo sull'addome, una camminata faticosa possono scatenare l'attacco acuto. Cause predisponenti possono essere le infezioni gastrointestinali. Forse vi è anche una predisposizione congenita, come nel caso di quattro fratellini operati a breve distanza. D'altronde l'appendice è un organo capriccioso, può essere situato in qualsiasi parte dell'addome, anche a sinistra. Per una diagnosi sicura non esistono un esame o un'associazione di esami sensibili e specifici, però esami complementari possono aiutare il clinico. II conteggio dei globuli bianchi del sangue è uno di questi: nell'80-85% delle appendiciti acute il numero di essi è aumentato. Vi sono poi gli esami radiografici e, ultima arrivata, l'ecografia, con la quale l'appendice, abitualmente invisibile quando è sana, diventa visibile in caso di appendicite acuta. Quanto all'elaboratore, è anch'esso un sussidio poiché sulla base d'una ventina di sintomi indica la probabilità che realmente si tratti di un'appendicite acuta. Le performances diagnostiche dell'elaboratore, senza dubbio inferiori a quelle del chirurgo esperto, potrebbero aiutare il medico generico fornendo un parere «chirurgico» importante per prendere una decisione. L'intervento chirurgico, descritto per la prima volta dal famoso McBurney nel 1894, ha naturalmente acquistato via via affidabilità e sicurezza ottime. Oggi va affermandosi anche l'appendicectomia guidata dalla celioscopia, una tecnica che permette l'osservazione diretta della cavità addominale. La chirurgia celioscopica è in questo campo ancora all'inizio: promettente, deve essere convalidata da studi rigorosi prima di trovare il suo posto nella pratica corrente. Ulrico di Aichelburg

Persone citate: Ulrico Di Aichelburg

Luoghi citati: Francia