Arancia meccanica in Belgio di R. Cri.

Arancia meccanica in Belgio Due banditi seminano terrore e morte tra Liegi e Maastricht Arancia meccanica in Belgio In libertà vigilata, hanno ucciso un uomo, feriti altri 2, compiuto stupri La loro ombra sulla sparizione di una coppia. Dopo 48 ore, la prima cattura BRUXELLES. Come nel film «Arancia meccanica», si sono lasciati dietro una scia di omicidi, rapine e stupri tra Liegi e Maastricht, nel sud dell'Olanda. Ieri sera, dopo 48 ore di caccia, uno dei due malviventi è finito in trappola. Ma resta libero il complice, come lui detenuto in libertà vigilata. Sul loro conto un lungo elenco di reati: l'omicidio di una persona, la sparizione di altre due, lo stupro di una giovane donna, il ferimento di un benzinaio e di un motociclista. Tutto è cominciato giovedì pomeriggio. Tierry Bougard, 21 anni, e Tierry Muselle, 28 anni, probabilmente accompagnati da un'amica che poi ha fatto i loro nomi alla polizia olandese, armati di un fucile a canne mozze, tentano di rapinare una donna che sta tagliando l'erba davanti a casa, vicino a Liegi. Ma il colpo va in fumo per l'accorrere dei vicini. Scappano su una Volkswagen che risulta affidata dal proprietario alla figlia di 17 anni per fare una gita con il fidan- zato di 19. Dei due giovani non c'è più traccia, le ricerche continuano, ma si teme per la loro vita. I due malviventi si impadroniscono poi di una seconda auto con a bordo altri due giovani, lei di 17 anni, lui di 20. Di lì a poco, il tempo di tentare un'altra rapina, la ragazza viene violentata e il suo fidanzato condotto in un bosco e trucidato a coltellate. Muselle e Bougard riprendono la loro folle corsa, seminando ancora paura e morte. Feriscono gravemente un benzinaio per rapinarlo dell'incasso, tre milioni di lire. Poi attraversano il confine, si lasciano alle spalle il Belgio, ma non la scia di violenza e di terrore. Arrivano a Maastricht dove abbandonano l'auto rubata con a bordo la giovane violentata. I fatti e i tempi poi si fanno meno precisi, si sa solo che i due assassini feriscono gravemente un altro giovane e spariscono sulla sua moto Venerdì sera la prima svolta. La polizia olandese arresta una donna di 30 anni a bordo di un furgone in cui è stata trovata la moto rubata e alcune armi. E' la complice dei due malviventi, ma capisce che attorno ai suoi amici è stata fatta «terra bruciata». Accetta di collaborare, fa i nomi dei due assassini. E neanche 24 ore dopo, le indagini danno un frutto. A un posto di blocco, finisce in manette Thierry Muselle. Quando gli agenti lo fermano, non è armato. Ma prima di arrendersi ingaggia con i poliziotti una feroce lotta. Poi, al giudice, si professa innocente, ammette solamente di aver rapinato tre milioni al distributore di benzina. Ma gli agenti non ci credono, anche sfogliando i suoi precedenti: nell'81 partecipò all'omicidio di una ragazza di sedici anni che era stata prima drogata e violentata. Nell'86 venne condannato a nove anni di reclusione. Da alcune settimane aveva ottenuto la libertà vigilata. Come l'altro protagonista di questa «Arancia meccanica», [r. cri.]

Persone citate: Thierry Muselle

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Olanda