Summit a tre sul Medio Oriente

Summit a tre sul Medio Oriente CONFERENZA DI PACE Dopo sei anni un premier d'Israele in Egitto: l'ultimo fu il laborista Peres Summit a tre sul Medio Oriente Incontro al Cairo per Baker, Robin eMubarak IL CAIRO. Il premier israeliano Yitzhak Rabin, il presidente egiziano Hosni Mubarak e il segretario di Stato americano James Baker potrebbero incontrarsi al Cairo mercoledì: è quanto ha reso noto una fonte del governo egiziano che vuole mantenere l'anonimato. Rabin, ha precisato la fonte, arriverà al Cairo martedì «per uria visita di lavoro la cui durata non è ancora stata stabilita»; Baker, che oggi inizia una nuova missione in Medio Oriente, sarà mercoledì nella capitale egiziana, per poi ripartire in serata per l'Arabia Saudita. Interpellata in merito alla fattibilità di un vertice a tre, la fonte ha risposto: «Dato che quella del premier israeliano è una visita di lavoro, e non protocollare, e data l'importanza delle questioni sul tappeto, un incontro a tre è possibile. La visita di Rabin in Egitto indica che le relazioni tra Egitto e Israele potranno svolgere un importante ruolo in vista del raggiungimento della pace in Medio Oriente». Gli egiziani hanno dichiarato che la visita di Rabin al Cairo è stata resa possibile dalla decisione del nuovo governo israeliano di congelare la costruzione di nuovi edifici negli insediamenti ebraici nei Territori occupati. A Gerusalemme un portavoce di Rabin, Gan Ben Ari, ha confermato l'imminente viaggio del primo ministro in Egitto. E' dal 1986 che un premier israeliano (allora il laburista Peres) non si reca più al Cairo. Baker inizierà il suo giro nel Medio Oriente facendo tappa a Gerusalemme, dove è atteso oggi. Con il suo viaggio in Medio Oriente il segretario di Stato Usa rilancia quella «diplomazia viaggiante» che 14 anni fa permise a Henry Kissinger di gettare le basi per gli accordi di Camp David e tenta di sbloccare lo stallo nei negoziati israelo-arabi (l'ultima riunione si è svolta a Washington nell'aprile scorso). L'arrivo di Baker è un successo per il nuovo premier israeliano Rabin, nonché un'occasione per il presidente americano George Bush di battere anche sull'incandescente ferro mediorientale per cogliere in funzione pre-elettorale qualche dividendo in politica estera. In passato uno dei punti di forza della sua amministrazione ma, recentemente, piuttosto scaduta agli occhi del Congresso e della stampa. Ma, considerazioni di politica interna Usa a parte, questa nuova missione permetterà a Baker di valutare almeno sul breve periodo la disponibilità di Israele ad avanzare nel processo di pace e nelle trattative che dovrebbero riprendere a Roma a settembre. [Agi-Ansa]