Venezia: il concerto-scandalo di 3 anni fa

Giunta nei guai per i Pink Floyd Venezia: il concerto-scandalo di 3 anni fa Giunta nei guai per i Pink Floyd VENEZIA __ DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il sindaco e la giunta, il prefetto, il questore, la soprintendente ai Beni architettonici e forse anche l'intero Consiglio direttivo dell'Azienda di promozione turistica saranno chiamati a rispondere delle devastazioni prodotte dai fans dui Pink Floyd, accorsi al concerto di tre anni fa. La Corte dei conti ha emesso un'ordinanza che cita tutte queste autorità per approfondire l'istruttoria in corso, allo scopo di quantificare i danni che il concerto avrebbe provocato e stabilire da chi debbano essere risarciti. Non più soltanto l'ex vicesindaco della giunta rossoverde Cesare De Piccoli, del pds, dunque, e la sola vice-soprintendente Maurizia De Min che avevano materialmente l'innato quelle autorizzazioni, ma anche l'allora sindaco Antonio Casellati, repubblicano, v tutta la giunta, eccezion latta per gli unici due assessori che in quella seduta del 15 luglio 1989 si ciano pronunciali contro: il socialista Emilio Greco e il Verde Stefano Boato. Per la verità, anche Casellati si era espresso in senso sfavorevole, ma non risulta un atto firmato, perché in quel caso sarebbe entrata in crisi la giunta che egli presiedeva. Oltre agli amministratori, vengono ritenuti indispensabili all'accertamento della verità l'ex superprefetto Giovanbattista Gaudenzi e l'ex questore di Venezia, Saverio Musarra. Il loro ruolo nella decisione di tenere il concerto dovrebbe essere indiretto, ma la magistratura contabile intende evidentemente approfondire anche quest'aspetto della questione. Quanto alla Soprintendenza, la Corte ritiene non possa andare esente da responsabilità la titolare dell'Ufficio periferico del ministero dei Beni culturali, Margherita Asso, la «lady di ferro» che pure in quei giorni era assente da Venezia. Circa l'Apt, i giudici non paiono avere un quadro ancora completo, e dunque non è chiaro quale destino attenda Roberto Carrain, l'ex presidente e attuale commissario, e i suoi colleghi. La Corte dei conti intende trovare risposte su questi punti: se l'organizzatore del concerto abbia ottenuto contributi dal Comune, se, in particolare, l'utilizzo del suolo pubblico sia stato concesso gratuitamente; se ci siano stati altri sconti, per esempio, sull'energia elettrica, e se la propaganda fosse a carico dell'Ente locale; se poi, per il controllo dei 200 mila giovani arrivati a Venezia, si sia reso necessario l'impiego di un organico straordinario. [m. 1.] Piazza San Marco dopo il concerto dell'89 dei Pink Floyd

Persone citate: Antonio Casellati, Casellati, Cesare De Piccoli, Emilio Greco, Gaudenzi, Margherita Asso, Maurizia De Min, Roberto Carrain, Saverio Musarra, Stefano Boato

Luoghi citati: Venezia