Nel Golfo si alza una nuova Tempesta

Nel Golfo si alza una nuova Tempesta IRAQ Si aggrava la crisi per il rifiuto delle ispezioni, ucciso in un agguato un Casco blu Nel Golfo si alza una nuova Tempesta Saddam insulta l'Onu, verso un'altra azione'armata BAGHDAD. Saddam insiste. Dopo l'annuncio che l'Iraq non collaborerà più con gli ispettori dell'Onu, ieri il Califfo di Baghdad ha lanciato una nuova sfida alla comunità internazionale. L'occasione gli è stata fornita dal 24° anniversario dell'avvento al potere in Iraq del partito «Baath». In un discorso trasmesso da radio e televisione, Saddam Hussein ha esortato gli arabi egiziani, kuwaitiani e sauditi alla guerra santa, invitandoli a rovesciare i loro regimi accusati di «tradimento» della causa nazionale araba. Il presidente iracheno ha poi chiesto ai suoi concittadini di «non sacrificare» la loro dignità rincorrendo un tenore di vita più alto reso precario invece dalle sanzioni economiche Onu. Quindi ha promesso rinnovato vigore alle riforme, annunciando che è pronta la nuova Costituzione irachena che prevede il multipartitismo e che sarà sottoposta a un referendum. Ma Saddam non si è fermato a questo, arrivando a definire l'Onu un'agenzia pubblicitaria al servizio degli Stati Uniti: quindi, ha attribuito a Washington la colpa della mancata abrogazione dell' imbargo contro l'Iraq. Il clima di tensione si è poi aggravato per l'uccisione di un Casco blu dell'Onu, un episodio che è stato denunciato con toni severi dal Segretario del Palazzo di Vetro, Boutros-Ghali. La vittima è un soldato delle Fiji, Ravua- ma Daki, 39 anni, padre di cinque figli: è stato ucciso ieri con un colpo alla testa mentre dormiva nell'accampamento delle Nazioni Unite di Dohuk. Nel suo discorso, Saddam non ha però accennato al braccio di ferro in atto tra Baghdad e le Nazioni Unite. Esperti Onu sono da 13 giorni bloccati a Baghdad, davanti al ministero dell'Agricoltura dove sospettano la presenza di dati sui missili balistici iracheni che, secondo il cessate il fuoco della Guerra del Golfo, vanno smantellati insieme alle armi non convenzionali irachene. E ieri, è arrivato in Iraq Rolf Ekeus, appositamente inviato dall'Onu per sbloccare la delicata situazione. Secondo indiscrezioni raccolte da Le Monde, Ekeus (presidente della commissione speciale per il disarmo dell'Iraq) è stato incaricato da Usa, Francia e Gran Bretagna di formulare un serio avvertimento a Baghdad. Anzi, il quotidiano parigino rilancia l'ipotesi di una seconda Tempesta nel deserto. Sostiene infatti che fra le tre potenze occidentali sono state avviate consultazioni sulla ipotesi di una nuova azione militare contro il regime di Saddam Hussein. Così, se lunedì l'inviato tornerà a mani vuote a New York, il Consiglio di sicurezza potrebbe essere costretto a prendere nuovi provvedimenti. Le misure all'esame comprenderebbero attacchi aerei contro obiettivi ben definiti. [e. st.] Una folla di donne e bambini manifesta a Baghdad contro i controlli degli Ispettori Inviati dalle Nazioni Unite [FOTO AP)

Persone citate: Daki, Ekeus, Ghali, Rolf Ekeus, Saddam Hussein, Tempesta Saddam