Il giudice Fornace: non ho voluto agevolare Grazianeddu

Il giudice Fornace: non ho voluto agevolare Grazianeddu Il giudice Fornace: non ho voluto agevolare Grazianeddu TORINO. Arriverà oggi all'ufficio sorveglianza del tribunale di Torino il rapporto dei carabinieri di Orgosolo che conferma quanto il giorno prima avevano dichiarato per telefono ai magistrati: Graziano Mesina ha ottemperato a tutte le prescrizioni di obbligo durante il soggiorno in quel Comune. Il rapporto era stato richiesto dalla dottoressa Brambilla che sostituisce il presidente Pietro Fornace, in ferie in Corsica. Al telefono il presidente Fornace ci dice: «Ho appreso che a Cagliari mi accusano di interferenze nelle operazioni per la liberazione del piccolo Farouk. Ho concesso io a Mesina il permesso di recarsi a Orgosolo, perché doveva assistere al matrimonio della nipote. Quest'anno in Sardegna già c'era stato per Pasqua dal 18 al 28 aprile, e poi dal 27 maggio al 10 giugno. Non dimentichiamo che Mesina è di Orgosolo e che avrebbe preso dimora là (e non a San Marzanotto d'Asti), se avesse trovato lavoro». Lei però sapeva che Mesina intendeva operare come mediatore con i banditi. Potevo anche immaginarlo per due motivi: Mesina vuole la grazia per essere libero senza alcuna condizionale, e Mesina conserva in Sardegna un carisma da tutti riconosciuto. A me non ha mai detto nulla, e il matrimonio della nipote c'era. Matrimonio e liberazione una coincidenza? Non so. E se si tratta di coincidenza non so neppure se parlare di fortuna o di disgrazia. Queste sue supposizioni le ha espresse a qualche collega che si occupava del rapimento? Non l'ho fatto per delicatezza, e se vuole, per correttezza, proprio per evitare ogni ombra di interferenza. A me spettava concedere permessi a Mesina o non concederli. Null'altro. Se in Sardegna la sua condotta disturbava, erano i magistrati o le forze di polizia che dovevano avvertirmi e io avrei revocato subito i permessi. Dico di più, il 23 giugno ho convocato Mesina nel mio ufficio per verificare se c'erano tutti i timbri dei carabinieri di Orgosolo sul documento. Tutto a posto. E l'accusa di interferenza? Accertino loro, in Sardegna, se c'è stata. Non vorrei che si stesse cercando invece il solito capro espiatorio. Brunella Giovara «Ma immaginavo che Mesina avrebbe aiutato i Kassam» A sinistra il giudice Pietro Fornace. Nella foto grande Farouk Kassam, sotto il ministro Nicola Mancino