Baby-squillo su ordine della zia di Fabio Albanese

Baby-squillo su ordine della zia In cella la donna, il convivente e un uomo di 75 anni che procurava i clienti Baby-squillo su ordine della zia Taormina, dodicenne costretta a prostituirsi TAORMINA NOSTRO SERVIZIO Carmelina, 12 anni appena e già baby-prostituta. I carabinieri lo hanno scoperto quasi per caso, dopo aver ascoltato, increduli, il racconto della bambina; ieri hanno arrestato tre persone, accusate di violenza carnale in concorso, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Sono la zia di Carmelina, Rita Romeo, il convivente Gaspare Buda, e un conoscente della coppia, Giovanni leni, 75 anni. Era proprio il pensionato a organizzare gli appuntamenti che, secondo le indagini durate quasi quattro mesi, si sarebbero svolti in diverse località del Messinese, con decine di clienti. I carabinieri ne avrebbero già individuati sei. Giovanni leni, vecchia conoscenza dei carabinieri proprio a causa di numerose denunce per sfruttamento della prostituzio¬ ne, incassava la maggior parte dei proventi. Il resto andava alla zia di Carmelina e al suo uomo. Alla bambina i clienti davano caramelle, sigarette e, a volte, una banconota da 10 mila, per «ripagarla» dei favori cui era costretta. La vicenda è venuta fuori nell'inverno scorso, quando la madre di Carmelina denunciò ai carabinieri la scomparsa della bambina. Dopo ricerche, Carmelina venne ritrovata a Santa Teresa Riva, a pochi chilometri da Taormina, mentre vagava per la strada. Interrogata, inizialmente non fu creduta: quanto raccontò sembrava una storia inventata, per evitare i rimproveri della mamma. Ma poi, piano piano la verità è venuta alla luce, grazie anche alla testimonianza di una assistente sociale: per mesi Carmelina era stata costretta a fare la prostituta, a sottostare alle voglie di clienti «particolari», che negli ultimi tempi arrivavano persino da Messina e Catania. L'anziano Giovanni leni pensava a procurare i clienti; le richieste erano diventate tante, dopo che si era sparsa la voce. E la zia Rita Romeo accompagnava la bambina agli appuntamenti, da un capo all'altro della provincia, da Taormina a Messina, da Santa Teresa Riva a Fiumedinisi, a Isola Bella, lo scogho-simbolo della cittadina turistica. Adesso la zia è finita in galera. Il giudice le ha anche tolto la patria potestà per i suoi due figli. Con lei, in manette è finito il convivente Gaspare Buda che, secondo quanto riferito dai carabinieri, a sua volta abusava della bambina. Giovanni leni, a causa dell'età, ha ottenuto gli arresti domiciliari. La bambina, invece, sarebbe tornata a casa dalla madre e verrebbe seguita da un'assistente sociale. Fabio Albanese

Persone citate: Gaspare Buda, Rita Romeo

Luoghi citati: Catania, Fiumedinisi, Messina, Taormina