Le società battono cassa alle tv di G. Gand.

Le società battono cassa alle tv ASSEMBLEA DI LEGA Proposta di Ciarrapico per avere soldi anche dal calcio non domenicale Le società battono cassa alle tv Ipresidenti vogliono la conferma diMatarrese MILANO. Il grande calcio non si lascerà «sfruttare» ulteriormente dalle televisioni che dovranno pagare non soltanto le partite domenicali, come avviene già da parte della Rai ma anche il calcio che durante la settimana viene utilizzato nelle varie trasmissioni «con indici d'ascolto altissimi». L'intervento di Ciarrapico, presidente della Roma, ha trovato ampi consensi nell'assemblea di Lega riunitasi per confermare la propria adesione alla presidenza di Matarrese e per appoggiare la candidatura di Pierro come vice presidente e del professor Manzella alla Corte Federale al posto del rinunciatario Barile. «Dobbiamo rivedere - ha detto Ciarrapico - i rapporti con le tv che durante la settimana non possono vivere a nostre spese, sfruttando i nostri professionisti». 1108 miliardi della Rai non basteranno più, dovranno pagare anche le altre televisioni «per appelli e contro appelli» ha concluso Ciarrapico. L'avvertimento è chiaro: essendo impossibile una pay-tv per il solo calcio, dovranno essere le televisioni a risolvere parte del deficit denunciato dalle società. Naturalmente viene escluso che si possa correre una nuova avventura con Berlusconi, con le sue tv, anche se questi, alla scadenza del contratto con la Rai, tenterà un gioco al rialzo: «Dobbiamo tenere conto della funzione sociale del calcio - ha sottolineato Matarrese - rispettare certi accordi. A dicembre scade l'accordo dell'ente di Stato con le Nazionali. Attualmente percepiamo 14 miliardi per le partite di tutte le formazioni azzurre. Non è una grossa cifra ma non dimentichiamo che usufruiamo di spot gratuiti nonché di mateiia'e didattico fornitoci dalla stessa Rai». Per il calcio azzurro il gettone dovrà essere praticamente rad¬ doppiato; per l'esclusiva sulle partite si parlerà al momento opportuno. Intanto la Lega varerà un proprio studio sulle trasmissioni locali e nazionali. Nel suo intervento (assenti Borsano, rappresentato da Moggi, e Mantovani) Matarrese ha annunciato che è terminato il commissariamento del settore arbitrale, l'Aia avrà un proprio presidente ed autonomia; il mercatino di novembre godrà delle nuove regole richieste da Nizzola; le società dovranno offrire maggiore trasparenza, evitare casi come quello di Casillo. Poi una tirata d'orecchie a Borsano: «Non si può tollerare che il calcio venga strumentalizzato». Secondo Nizzola, però, è stato un richiamo generico: «Non voleva riferirsi a Borsano e al Torino; è stata una sollecitazione a tutte le società perché rispettino le istituzioni. Quanto al tetto-ingaggi, presto troveremo una soluzione», [g. gand.]

Luoghi citati: Aia, Milano