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Gli orfanelli della scuola italiana RISPONDE O.ci.3. Gli orfanelli della scuola italiana Sono un presidente di commissione di maturità in un istituto professionale di Torino. Come i maggiori quotidiani, il suo giornale ha riportato tracce, soluzioni e un commento sulle prove nei licei, negli istituti tecnici e negli altri tipi di istituto tranne che negli istituti professionali. E' una linea da sempre adottata dalla stampa italiana che. però, penalizza ingiustamente una realtà scolastica e culturale che svolge un significativo ruolo nel vasto e complesso panorama della scuola italiana,.. Alberto Majori Civitavecchia (Roma) GENTILE professor Majori, il direttore mi passa la sua lettera, e, se sta a me rispondere sul problema generale che lei prospetta, non ho esitazioni a dirle che ha perfettamente ragione. Non sono in grado di garantirle che in altre parti del giornale ne terranno conto, ma, per quello che mi riguarda, ogni comunicazione interessante sulla situazione degli istituti professionali riceverà ospitalità in questa rubrica. Mantenere, e intensificare, dei contatti con il mondo della scuola, tuttavia, non è molto facile, quando, come nel caso mio, si ha poco spazio a disposizione. Mi arrivano certi papiri infiniti e contrastanti, da cui risulta che nel mondo della scuola non vige troppa concordia di intenti e neppure una grande stima reciproca. Di volta in volta, si Gli ordella ital fanelli cuola ana corre il rischio di schierarsi con chi sa spiegarsi meglio, il che, forse, non è sempre il modo migliore di schierarsi, sono il primo ad ammetterlo. Lei afferma, riferendosi proprio alla mia indegna persona: «Ad Oreste del Buono che si chiede "da quale punto di vista la scuola riuscirà mai positiva" dico che, solo riportando il "problema scuola" al centro dell'attenzione si costruisce anche una società migliore. Ricordiamoci sempre che la scuola è uno dei fulcri della formazione della personalità dei giovani e se non la si sostiene con riforme, investimenti mirati, premiando realmente meritocrazia e professionalità, l'interrogativo di Del Buono non avrà risposte positive. Tutti, mass-media compresi, devono operare assumendosi le proprie responsabilità nel far comprendere la situazione nella sua globalità, non mostrandone soltanto alcuni aspetti». Sono parole nobili, gentile professor Majori, e le vorrei far mie e comportarmi di conseguenza. Non sono affatto un nostalgico della mia vecchia scuola (tranne per gli anni passati alla Montessori) ma i miei insegnanti di allora li capivo, quelli di oggi parlano una lingua diversa. Anzi, varie lingue oscuramente diverse. Oreste del Buono