Tecnologie e taglio d'organico

Tecnologie e taglio d'organico Manifattura Susa Tecnologie e taglio d'organico Ancora voci di crisi: la Valle di Susa continua a perdere posti di lavoro, nuovi scioperi alla Mondialpiston, accordo respinto alla Pirelli. Nel pomeriggio all'Unione Industriale si firma l'intesa che sancisce la perdita di 55 posti di lavoro su 183 alla Manifattura di Susa. L'ipotesi risale al dicembre del '91, quando il Gruppo delle Carbonare, dopo avere acquisito l'azienda, aveva chièsto una riduzione di personale promettendo un forte sviluppo tecnologico con un passaggio integrato di filatura: investimenti per 9 miliardi nel biennio. Afferma il sindacalista Antonio Ferrari: «Siamo riusciti a inserire nella produzione altre otto persone, creando il turno 3/2 (tre giorni lavorati e due di riposo). Allo scadere dei due anni, chi non avrà usufruito di prepensionamento verrà iscritto alla Usta di mobilità». Per i 183 dipendenti è prevista la cassa integrazione a rotazione, i 55 addetti in esubero usufruiranno di due anni di cassa integrazione. Cattive notizie anche dal fronte Mondialpiston, i cui 500 addetti hanno proclamato un nuovo pacchetto di 15 ore di sciopero contro la decisione dell'azienda di licenziare 24 dipendenti a La Loggia e 21 a Saluzzo. Giovedì alle 9,30 manifestazione davanti al comune di La Loggia. A Settimo, nelle quattro assemblee dello stabilimento Pirelli pneumatici per autovetture è stata respinta all'unanimità l'ipotesi di contratto nazionale del settore gomma. Dice Michele Marchitto, del consiglio di fabbrica: «Unico punto positivo l'una tantum di 750 mila lire». Contestata soprattutto la parte salariale, che prevede 230 mila lire in tre tranches entro il maggio del '94 e la riduzione d'orario di 16 o 8 ore a seconda dei turni.

Persone citate: Antonio Ferrari, Michele Marchitto

Luoghi citati: La Loggia, Saluzzo, Settimo, Susa