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Quella domenica alla Sacra Un anno fa Giovanni Paolo II fu ospite della diocesi di Susa Quella domenica alla Sacra Tutti adesso pregano per il Papa Una targa ricorda, dall'altra mattina, il passaggio di Giovanni Paolo II a Susa: era il 14 luglio 1991, una domenica. L'ha fatta sistemare il vescovo Vittorio Bernadetto, in piazza Savoia, per «lasciare una tangibile traccia di quell'esaltante giornata trascorsa dal Papa fra le montagne della Valsusa». Un'altra targa è stata posta in Duomo, dove il Papa si era raccolto in preghiera davanti al Trittico della Madonna del Rocciamelone. Stamane, nella cattedrale segusina, i fedeli si raccoglieranno intorno al loro vescovo per pregare per il Papa: «Doveva essere la celebrazione che ricordava il primo anniversario del suo passaggio a Susa, oggi la Messa assumerà un carattere particolare». Il vescovo ricorda quella vìsita, l'ultima del Papa in Piemonte: «Nove ore densissime di impegni come è nel suo stile: il Papa era apparso in grande forma». Lo si era visto soprattutto nel salire lo «Scalone dei morti» alla Sacra di San Michele, il momento conclusivo della gior- nata in cui Papa Woytila aveva proclamato beato Edoardo Giuseppe Rosaz. A creare qualche problema era stato soprattutto il vento: in mattinata, l'elicottero del Papa non aveva potuto sorvolare il Rocciamelone e, nel pomeriggio, trasportarlo ai piedi della Sacra. C'era stato allora l'atterraggio imprevisto al campo sportivo di Avigliana dove proprio oggi il sindaco, al¬ le 18,30, scoprirà una targa per ricordare l'avvenimento. Ma il ricordo del passaggio del Papa è vivissimo non solo in Valsusa, ma in tutta la diocesi di Torino e in quella di Ivrea, che Giovanni Paolo II ha incontrato nelle sue visite pastorali. Il cardinale Saldarmi ha invitato i parroci a inserire nelle messe intenzioni di preghiera per la salute del Papa. Ripetendo il gesto di San Carlo Borromeo, nel 1548, Wojtyla, dalla Sacra di San Michele, benedì la Valsusa e il Piemonte