Agghindate per sedurre di Emanuela Minucci

Agghindate... per sedurre Collane e bracciali a profusione, ecco il nuovo trend Agghindate... per sedurre Trionfano i gioielli superfinti STILI E RLE grosse come arance, orecchini che sfiorano le spalle, bracciali alti una spanna. Torture da modella? Soltanto fino a ieri. La moda del macro-bijou ha infatti concluso la sua «quarantena» da passerella. A circa un anno dal debutto (il primo a rivestire le mannequin d'ingombrante chincaglieria è stato Karl Lagerfeld) la bigiotteria eccessiva e appariscente oggi tenta un po' tutte le donne. Due, i motivi del successo. Primo, perchè ormai stupende collane tipo Chanel (fiumi di perle intrecciate a catene dorate) si trovano anche sulle bancarelle del mercato a prezzi contenuti. Secondo, perchè la bigiotteria king-size impreziosisce sempre più spesso volti, mani e braccia di «signorine grand appeal» come Claudia Schiffer, Linda Evangelista e Christy Turlington. E la tentazione di emularle, almeno nella , scelta di una collana o di un anello, è forte. Anzi fortissima. Basti pensare a quel giorno in cui la Schiffer entrò ai magazzini «La Fayette» di Parigi per comprare una collana di perle nere (in pura plastica) lunga cinque metri. Bene, nel giro di un quarto d'ora il J big store finì le sue scorte: un nugolo di adolescenti aveva spiato I la sosia di B.B. ì durante l'acquisto, quindi si era dato alla fulminea razzìa. Non solo perle però, in testa alla classifica dei bijoux più amati. L'estate, infatti, è la stagione giusta per collier, bracciali e orecchini di gusto etnico: dalle forme primitive ricavate da materiali naturali. A questo filone appartengono le creazioni di Donatella Pellini. Per la bella stagione la designer milanese propone bijoux «naturali» ottenuti da resine simil-avorio arricchite da foglie in laminato oro. Sempre firmata Pellini è la magnifica e pluri-fotografata (è apparsa in diverse riviste di moda straniere) parure di orecchini e collier su cui si rincorrono guizzanti maxi coralli scarlatti. Pure il madrileno Joaquin Berao non resiste alla tentazione macro. La sua linea estiva «Medas» infatti, è scandita da im- E' tempo di scegliere monili vistosi e colorati. Da Parigi arrivano giri di perle lunghi cinque metri. La parola d'ordine è «eccedere»: (A destra una foto tratta dal catalogo Anna Molinari per Blumarlne) portanti bracciali in argento liscio (percorsi da fenditure e serpentine assortite) e da anelli biocca-falange adatti soltanto a mani da pianista (come quelle di Paola Tura che non perde occasione per sfoggiarli). Una cosa però è certa: i bijoux etnici sono bijou da giorno. E fatta eccezione per le serate al mare - in questo caso la bigiotteria «nature» si può accostare, con ironia, a un tubino nero - all'ora del tramonto la collana in legno e corno va sostituita con qualcosa di più raffinato. Le possibilità sono diverse, ad esempio la nuova bigiotteria di Borbonese: opulenti collier su cui s'intrecciano jais lucenti, perline e catene dorate. Bijoux che fanno il verso a quelli veri che si alternano a più spiritose collane a soggetto marino: col¬ lier estivissimi composti da gelatinosi coralli qua e là punteggiati di una spuma candida. Sempre per chi ama il bijougioiello ci sono le creazioni «stile charleston» proposte da De Wan. Per l'estate '92 la griffe piemontese ha preparato una collezione che riproduce gli esemplari firmati dai grandi designer degli Anni Venti: raffinate spille a tema floreale, collane di perle dalle preziosissime fermature, sontuosi orecchini che ricordano quelli della nonna. E siamo arrivati al top del top. I bijoux di Chanel. Amatissimi, imitatissimi, carissimi: ormai uno status symbol. Il tanto deprecato look «albero di Natale» (che ammonisce: mai troppa bigiotteria!) diventa subito chic quando gli addobbi sono siglati dalla ben nota doppia «C». An¬ che la moda, si sa, ha le sue imponderabili eccezioni. E così la Coco-dipendente esce di casa soltanto quando è completa di: cintura a tripla catena, collana extra-long dì boule in vetro, maxi-perle alle orecchie e un numero imprecisato di bracciali sui quali si ripete ossessivo il magico logo di Chanel. Eccedere, in questo caso, è d'obbligo, non a caso il giornale di moda americano «W», ha dedicato a questo stile decine di pagine intitolando il servizio «Elegant Excesses». E quando fa un caldo tremendo? Alla Maison Chanel consigliano di soffrire. In effetti una «coperta» in bijoux di questo calibro ha il suo fascino: Chanel vai bene una sudatina. Emanuela Minucci I ì Collanone di perle bracciali etnici e spille king size L'estate riscopre il fascino indiscreto dei macrobijoux stile Chanel

Luoghi citati: Parigi