Proprietari di case alla riscossa di Gian Carlo Fossi

Proprietari di case alla riscossa Proprietari di case alla riscossa Gli inquilini sotto torchio, i catasti sotto assedio ROMA. I proprietari di immobili, colpiti dalla «nuova» patrimoniale del 2 per mille, partono già alla riscossa sul fronte dell'equo canone, per bilanciare in qualche modo la stangata del governo Amato. Siamo ai primi passi, ma appare evidente la volontà di mettere subito alcuni paletti per avviare un processo di deciso recupero, dopo un regime vincolistico ultratrentennale che ha ribaltato le regole del mercato. La Confedilizia ha diramato ieri una dettagliata circolare ai molti proprietari associati con una serie di precise istruzioni. Ed anche l'Uppi, l'associazione dei piccoli proprietari, ha indicato alla propria platea le prime mosse da fare, puntando i piedi sulla necessità di un graduale rialli neamento dei canoni di affitto bloccati rispetto a quelli liberi. Il senso delle due iniziative è comune: ovunque ci saranno spazi per aumentare la redditività di case, negozi ed uffici, compressa per lungo tempo, non si dovranno perdere occasioni ed opportunità. Che cosa avverrà in concreto? Per chi abita una casa in affitto ad equo canone ed ha un reddito familiare inferiore a 50 milioni lordi, per il momento non accadrà nulla. Invece chi ha un reddito superiore corre seri rischi a brevissima scadenza: i proprietari si apprestano ad inviare in massa, entro i 6 mesi «canonici» prima del termine naturale di scadenza del contratto, una lettera di disdetta anche per seplice finita locazione. Se l'inquilino vorrà restare nell'appartamento attualmente occupato dovrà sottostare alle condizioni dettate dal locatore. E ciò, si osserva, senza alcuna possibilità di mediazione o transazione, tanto più che nel decreto del governo manca completamente, forse per dimenticanza, qualsiasi riferimento al ricorso a patti in deroga: cioè la possibilità per le parti di accordarsi su un canone equilibrato con l'ausilio delle associazioni degli inquilini e dei proprietari. Così per chi percepisce un reddito superiore a 50 milioni {ì astano, in realtà, due redditi familiari medio-bassi) scatterà una sorta di legge della giungla dove la parte del leone la faranno i grandi enti immobiliari e in misura ridotta i piccoli proprietari. Inps, Enasarco, Inpdai, Enpals, Enpaia, Ina, Inail, Inpgi e le maggiori compagnie di assicurazione si preparano a dar la caccia ai «ricchi», ben sapendo che comunque una fetta impor- tante di inquilini continuerà ad usufruire di affitti bassi pur avendo redditi effettivi di gran lunga più alti dei 50 milioni annui. Si pensi, ad esempio, alla fascia dei lavoratori autonomi e dei professionisti, che nella dichiarazione dei redditi (è questo l'elemento di riferimento per stare dentro o fuori nel residuo periodo di equo canone) segnalano guadagni di 30 o 40 milioni annui. Si temono, comunque, da ogni parte effetti distorsivi. Il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, sottolinea una sua preoccupazione: che cosa avverrà quando, a mano a mano che verranno a scadenza, saranno disdettati i contratti di locazione con inquilini che hanno redditi al di sotto dei 50 milioni? «Non vorrei - ci dice Sforza Fogliani - che si innestasse un meccanismo perverso di disdette e, quindi, di necessità di proroghe che finirebbero per determinare un ritorno al regime vincolistico». E l'Uppi insiste: «E' indispensabile introdurre i patti in deroga con l'assistenza delle parti sociali». Vi è, poi, la questione della patrimoniale, che il presidente della Confedelizia considera «una tassa sulla tassa» se dovesse passare la disposizione sulla non detraibilità nella denuncia dei redditi del '92 contro il principio generale di carattere tributario. Mentre l'immobiliarista Renato Bocchi non ne fa una tragedia, ma ora auspica misure che ridiano tono alla Borsa, Sforza Fogliani conferma la sua netta opposizione, convinto che il settore ha già fatto uno sforzo notevole rispetto alle altre specie di ricchezza. Nel frattempo gli uffici del catasto sono stati presi d'assalto dai proprietari che desiderano conoscere i nuovi valori fiscali degli immobili di loro proprietà in base ai nuovi estimi. I criteri sono stati già pubblicati sulla Gazzetta ufficiale ma con qualche errore. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Corrado Sforza Fogliani, Renato Bocchi, Sforza Fogliani

Luoghi citati: Roma