Coppa America, è già lotta Moiitedison contro Gardini di Cristiano Chiavegato

Coppa America, è già lotta Moiitedison contro Gardini Paul Cayard, lo skipper del Moro, rivela a Silverstone che il gruppo chimico ha tentato di ingaggiarlo Coppa America, è già lotta Moiitedison contro Gardini SILVERSTONE DAL NOSTRO INVIATO La Montedison, cioè la famiglia Ferruzzi, vorrebbe fare lo sgambetto a Raul Gardini. Visto il successo del finanziere nella Coppa America, la multinazionale italiana sta pensando di partecipare alla competizione che verrà disputata nel 1995 in prima persona. Anzi, per sondare il terreno ha cercato di ingaggiare lo skipper del Moro di Venezia. La rivelazione è stata fatta, forse ingenuamente, proprio da Paul Cayard. L'ex campione olimpico americano della classe Star ieri ha assistito al Gran Premio d'Inghilterra di Formula 1 e alla vittoria di Nigel Mansell. Ospite di Luca Montezemolo, presidente della Ferrari, Cayard in un momento di pausa prima della gara ha parlato di presente e futuro, dei suoi programmi e di quanto sa delle intenzioni di Gardini. «Pochi giorni fa - ha detto Paul, ancora in divisa del "Moro", con la giacca a vento color crema - sono stato contattato da Carlo Sama per conto della Montedison per sapere se sarei stato disponibile per un eventuale impegno in Coppa. Sono stati gentili, ma ho risposto negativamente. In primo luogo conosco queste persone, ma non abbastanza bene. E poi sono un amico di Gardini, siamo insieme da tanti anni e voglio aspettare le sue decisioni in proposito». A quanto pare, dunque, la Montedison sarebbe intenzionata a ripetere l'esperienza per conto proprio. Ma Gardini ha rinunciato? «Non credo proprio ha detto Cayard -. Nelle scorse settimane Raul ha fatto un giro panoramico per sondare la situazione in Italia e in Francia, per trovare finanziamenti. Penso che saranno necessari almeno 100 miliardi per essere competitivi e sperare di arrivare ancora in finale. Quando è tornato mi è sembrato se non ottimista, almeno possibilista. In ogni caso, io aspetto. Ho trascorso le vacanze in Svezia con i familiari di mia moglie e ogni tanto faccio un viaggio in Italia per sapere come procedono i programmi. Non c'è molta fretta, anche se sarà meglio prendere delle decisioni non a lunga scadenza perché potrebbe essere troppo tardi». Si rischia di perdere il treno in Coppa America? «In verità - ha spiegato Cayard - tutto potrebbe diventare più difficile. Sono stato anche negli Stati Uniti e ho parlato con Dennis Conner, il grande sconfitto dei defenders. Mi ha fatto sapere una cosa sorprendente: sta trattando con il vincitore di America 3, il miliardario Bill Kock. Quest'ultimo ha deciso di riposarsi per un anno, ma è chiaro che si ripresenterà per conquistare il trofeo. Anche negli Usa c'è una pesante crisi economica. Per cui pensa di allearsi proprio con Conner. Kock penserà alla parte economica tecnica a livello di progettazione delle barche, Dennis gestirà la squadra e la parte agonistica. Se si farà, sarà certamente una coppia fantastica, assai difficile da superare». Paul Cayard ha poi raccontato di essere appassionato anche di corse automobilistiche, che se¬ guiva sempre un amico nella Formula Atlantic. La sua presenza ha sollecitato Luca Montezemolo ad approfittare delle esperienze specifiche dello skipper, tanto per alleggerire la tensione della gara. «Credi che pioverà?», gli ha chiesto. L'americano ha guardato il cielo ed ha risposto: «Le nuvole sono troppo lontane, non penso proprio». Ed è stata forse l'unica previsione azzeccata della giornata per la Ferrari. Cristiano Chiavegato «Sama è stato molto gentile. Ma ho detto no perché non posso tradire il mio amico Raul» Paul Cayard al timone del Moro di Venezia Sotto Raul Gardini